Politica

Emiliano: «Non mi candido alla segreteria del PD. È come parlare di X Factor»

Redazione online

Il governatore della Regione Puglia difende la campagna elettorale di Enrico Letta e paventa il rischio che la destra, per inesperienza, possa cadere

ROMA -  «Candidato io alla segreteria? No, no, no, non è il momento di parlate di questa roba, sarebbe come parlare di X Factor nel momento in cui si deve ricostruire la famiglia e la comunità». Così risponde Michele Emiliano, governatore della Puglia, a chi lo ferma all'uscita da Palazzo Chigi chiedendogli se possa palesarsi la possibilità di una sua candidatura alla segreteria nazionale del Pd.

Piuttosto, Emiliano ci tiene a «difendere» la campagna elettorale portata avanti da Enrico Letta «Ha fatto una campagna elettorale eroica - commenta riferendosi al Segretario uscente - come tutto il Pd, perché sapevamo di perdere ma, ciononostante, il popolo del Pd si è battuto in tutta Italia in maniera strenua. Non so se ci sono altre comunità in grado di fare una cosa del genere. E abbiamo retto. Abbiamo preso qualche voto in più, rispetto all’ultima volta, nonostante la scissione di Italia Viva e di Calenda. Domani bisognerà fare riferimento, più che a nomi o a processi ai dirigenti che non credo siano utili, a come si organizza l’opposizione, io avevo proposto un coordinamento delle opposizioni».

Niente processi ai dirigenti, dunque. Col Pd «si può costruire una proposta per il Paese che può essere necessaria prima della scadenza del mandato. A causa della inesperienza della classe dirigente della destra - conclude il governatore -  e delle contraddizioni che esploderanno, ci potrebbe essere una necessità di essere pronti, ma andando alle elezioni, deve essere chiaro a tutti. Il Pd non deve più andare in soccorso ai vincitori dando una sponda per dare una risposta di responsabilità».

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