Verso l'inverno

Pericolo influenza: serve correre ai ripari

Nicola Simonetti

Picco estivo in Puglia. Sì alla vaccinazione a ottobre

«Uomo avvertito…». I virus influenzali si sono presentati, in agosto, in alcuni focolai in Puglia e altre città italiane e il Ministero della salute, l’8 aprile 2021, ha pubblicato il documento «Prevenzione e controllo dell’influenza» (stagionale, ndr): raccomandazioni per la stagione 2021-2022 premettendo che «la vaccinazione costituisce la più efficace strategia di prevenzione dell'influenza. Inoltre, vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione del virus SARS-CoV-2, la Circolare raccomanda: anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ottobre, offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili, in qualsiasi momento della stagione influenzale, secondo programmi stabiliti dai Servizi della Regioni.

Si tratta di prevenire un'infezione virale acuta dell’apparato respiratorio, causata da virus influenzale A H1N1 che ha dimostrato la capacità di propagarsi molto rapidamente in tutto il mondo. È caratterizzata da manifestazioni cliniche lievi. Come l’influenza stagionale, può causare complicazioni e un peggioramento di patologie croniche preesistenti. Si trasmette per via aerea (colpi di tosse o starnuti), ma anche attraverso materiale infetto (esempio fazzolettini usati) e contatti stretti con le persone malate (baci, abbracci,…). I sintomi dell’influenza sono febbre improvvisa, di norma superiore a 38 gradi, e manifestazioni respiratorie (tosse, mal di gola, raffreddore) associate ad almeno uno dei seguenti sintomi: brividi, dolori muscolari, dolori articolari e, in particolare nei bambini, mal di pancia, diarrea o vomito.

La Regione Puglia ha emesso circolari e note (22.08 e 16.9.2022) fissando date per consentire l’avvio dell’offerta vaccinale dal 5.10.2022.

Quando vaccinarsi? A iniziare dall’ormai prossimo ottobre. Cogliamo al volo l’opportunità di vaccinarci contro il Covid (1°, 2°, 3° o 4° dose a seconda delle situazioni personali) e nella stessa circostanza (due distinte iniezioni) contro l’influenza. Maggiore diligenza abbiano i soggetti più fragili, gli anziani, i sanitari e gli operatori più a contatto con il rischio contagio.

Si è registrata, ultimamente, una disaffezione dal vaccinarsi (4° dose) per questo si è auspicato una «vaccination day» che comprenda le due vaccinazioni contemporanee. Il doppio vaccino conferma la «solidarietà»: i due o più virus si aiutano a vicenda generando una «protezione crociata» nell’evitare la malattia o, in qualche caso, le complicanze e le forme gravi.

Analogamente si può dire per il vaccino anti-varianti. Si tratta di una sottolineatura specifica ma quello base non ha demeritato rispetto l’anti Omicron 1 o 4-5 La difesa sviluppata da ambedue si è rivelata soddisfacente. Quindi, niente sofisticherie. Si tratterebbe di questionare tra 87 e 90% dei sintomi.

Importante è vaccinare almeno il 90% della popolazione. La polio scomparve quando la vaccinazione superò il 90%.

L’urgenza della vaccinazione anche antinfluenzale è anche dovuta al focolaio che si è presentato, in agosto scorso, in Puglia. Il virus sicario si è presentato: H3N2

(lo stesso che, nella stagione «opposta» aveva circolato, con veemenza, in Australia donde il battesimo di «Australiana»); in altri focolai a Genova. Bologna, Roma, si trattava, invece del virus A/H1N1 (precedente 2009, nel Messico: combinazione di due virus dell’influenza suina con geni di origine aviaria e umana).

Un corposo studio internazionale, sull’«impatto dell'immunità innata, del danno endoteliale e dei biomarcatori metabolici sulla gravità e mortalità del COVID-19, cui hanno contribuito con rilievo, ricercatori delle università policlinico di Bari e Foggia School of Medicine, University of Bari Aldo Moro, Bari, Italy, 4 Department of Medical and Surgical Sciences, Section of Infectious Diseases, University of Foggia, Foggia, Italy7 Hygiene Section, Department of Interdisciplinary Medicine, University of Bari Aldo Moro, Bari, Italy, conclude che: «Il comportamento di virus respiratori è stato imprevedibile durante la pandemia di COVID-19 a causa di molteplici fattori tra cui la ridotta esposizione ai patogeni dovuta alle misure anti-Cond nonché all’impatto di cambiamenti climatici»... è fondamentale una sorveglianza efficace. Una preparazione all'eventuale influenza pandemica che consenta un attento monitoraggio dei virus circolanti e il rilevamento precoce e le risposte relative a novità insolite che possano presentarsi a qualsiasi attività insolita che potrebbe risultare in una vasta scala.

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