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Le arance per curare il «fegato grasso»: la ricerca nel Barese

 
Redazione online

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Lo studio dell’Istituto nazionale di gastroenterologia «Saverio de Bellis» di Castellana Grotte, nel Barese. 60 i pazienti coinvolti, di età compresa fra i 30 e i 65 anni

Martedì 14 Febbraio 2023, 12:06

BARI - Una dieta ricca di arance per la cura della steatosi epatica, conosciuta anche come la malattia del 'fegato grasso'. E’ questo l’obiettivo di uno studio dell’Istituto nazionale di gastroenterologia «Saverio de Bellis» di Castellana Grotte, nel Barese. 60 i pazienti coinvolti, di età compresa fra i 30 e i 65 anni, con steatosi epatica non alcolica associata ad una alterazione del metabolismo glucidico e lipidico (Mafld). Attualmente l’unica terapia efficace prevede la correzione dello stile di vita. «Gli agrumi - spiegano dall’Irccs - ed in particolare le arance, possiedono spiccate proprietà nutraceutiche per il loro alto contenuto di polifenoli, antinfiammatori naturali». I ricercatori, alla luce dei promettenti risultati di una sperimentazione preclinica coordinata dalla dottoressa Maria Notarnicola sul ruolo dell’esperidina (un polifenolo presente nelle arance), hanno deciso di estendere lo studio ai pazienti: dovranno consumare 4 arance al giorno per 28 giorni. «L'Istituto de Bellis - ricorda il direttore scientifico professore Gianluigi Giannelli - conduce da oltre 35 anni un’intensa attività di ricerca finalizzata a valutare gli effetti benefici del corretto stile di vita avendo istituzionalizzato i 'gruppi del cammino' per pazienti con steatosi epatica, iniziativa valorizzata dal ministero della Salute attraverso il finanziamento di un progetto di ricerca ad hoc, unico nel sud Italia».

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