«Il termovalorizzatore di Massafra non è fuorilegge». Chiusa pratica Ue
«Oggi - conclude l’assessore all’Ecologia Losappio - la Regione ha reso possibile la chiusura dell’infrazione provocata dalla supeficialità e dalla trascuratezza del precedente Governo Regionale e di chi ne gestiva l’assessorato all’Ambiente proprio come è accaduto per il rigassificatore di Brindisi» • Veglie, niente «Via» al sansificio ma la decisione divide
03 Febbraio 2009
BARI – La Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea ha formalmente comunicato alla Regione la decisione assunta dalla Commissione di archiviare il procedimento di infrazione relativo all’impianto di termovalorizzazione di Massafra. Lo ha reso noto l’assessore regionale all’Ecologia, Michele Losappio. «Come è noto per tale impianto, entrato in funzione senza la Valutazione di Impatto Ambientale, il 23 novembre 2006 la Sez. II della Corte di Giustizia Europea aveva condannato l’Italia nella causa C-486/04 – ricorda Losappio- il Governo Vendola, avendo ereditato anche questa situazione, ha provveduto ad esprimere tramite il Comitato Regionale VIA un parere di valutazione ambientale, poi confermato nel 2008 in una seconda istruttoria alla luce di alcune osservazioni relative alle procedure di comunicazione e pubblicità». «Oggi -conclude l’assessore all’Ecologia- la Regione ha reso possibile la chiusura dell’infrazione provocata dalla supeficialità e dalla trascuratezza del precedente Governo Regionale e di chi ne gestiva l’assessorato all’Ambiente proprio come è accaduto per il rigassificatore di Brindisi».
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