Lecce, sospette migliaia di multe realizzate col fhotored
di CESARE MAZZOTTA
LECCE - Migliaia di multe ai semafori di Vernole e Melendugno elevate a «incolpevoli» automobilisti? Una perizia effettuata sulle apparecchiature Photored e depositata nei giorni scorsi nella cancelleria del giudice di pace di Lecce, avrebbe rilevato - il condizionale è d’obbligo - una serie di «anomalie», tra le quali, anche il non corretto tempo di taratura delle foto da scattare.
Ma andiamo con ordine. Nelle scorse settimane il giudice di pace di Lecce Nicola Brunetti «preoccupato» dalla quantità di «opposizioni alle sanzioni amministrative» (Osa) che pervengono ogni giorno al suo Ufficio, ha voluto vederci chiaro. La domanda di fondo che deve essersi fatta il giudice è semplice: è possibile che migliaia di automobilisti, compresi veterani della guida e persone di provata serietà, possano essere diventati, di colpo e soltanto su alcune strade, dei «fuorilegge», tanto da mettere a rischio la propria e l’altrui incolumità, passando con il semaforo rosso? Così Brunetti ha chiesto una consulenza tecnica a un esperto del tribunale.
La strada è quella che da Lecce conduce alle marine di Melendugno: una strada provinciale attraversata da numerosi incroci comunali (Vernole ha cinque frazioni, Acaya, Acquarica, Pisignano, Strudà e Vanze). La marea di verbali continua a sommergere gli uffici di via Brenta e riguarda, dicevamo, migliaia di proprietari di autoveicoli che quest’estate «avrebbero» attraversato gli incroci semaforici dei due comuni, così come «testimoniato» dai Photored F17 A.
Così il perito incaricato dal giudice, l’ingegnere Fabio De Masi, ha effettuato diversi sopralluoghi presso ciascuno dei circa sette-otto Photored F 17 A installati agli incroci più «rischiosi» della provinciale. Una perizia per ogni apparecchio, per accertare se il Photored, così come stabilisce il decreto dirigenziale numero 1130 del 18 marzo 2004, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rispetta le corrette condizioni di funzionamento.
In particolare, se «l’apparecchiatura è installata in modo fisso, in posizione protetta, non manomettibile o facilmente trascurabile; se è prodotta documentazione fotografica in cui sia visibile, oltre alla panoramica dell’intersezione controllata, anche la lanterna semaforica che regola l’attraversamento oppure la lanterna ripetitiva posta dopo il semaforo; se sono scattati, per ogni infrazione, almeno due fotogrammi, di cui uno all’atto del superamento della linea d’arresto e l’altro quando il veicolo in infrazione si trova circa al centro dell’intersezione controllata; se l’istante in cui avviene il secondo scatto è individuato in funzione della velocità del veicolo all’atto del passaggio sui rilevatori o fissando, in funzione delle dimensioni e caratteristiche dell’intersezione, l’intervallo temporale fra i due scatti; se in ogni fotogramma figura in sovrimpressione almeno la località dell’infrazione, la data e l’ora; se l’apparecchiatura è predisposta per l’entrata in funzione dopo un tempo prefissato dall’inizio del segnale rosso».
Sono migliaia gli automobilisti che hanno proposto ricorso al giudice di pace e tutti lamentano un funzionamento «irregolare», essendo certi di aver attraversato l’incrocio con la luce del semaforo “gialla”.
La perizia dell’esperto infatti, avrebbe accertato che un utilizzo «immediato», dall’inizio del segnale rosso del Photored e non «dopo un tempo prefissato», come richiesto dal ministero. Una differenza non di poco conto, visto che se si concedono pochi secondi di luce gialla, l’automobilista si ritrova «immortalato» dal rosso-lampo. E’ facile pensare che molti automobilisti, pur non avendo alcuna volontà di commettere una violazione, incorrano nella sanzione.
E proprio il «sospetto» di un qualche «malfunzionamento» aveva indotto l’avvocato Salvatore De Gaetanis, legale dell’ Unione nazionale consumatori di Lecce, a portare all’attenzione del Giudice di Pace le numerose lamentele di automobilisti che lamentavano una ridotta durata del giallo, seguita poi dalla notifica della contravvenzione, soprattutto su strade e incroci in aperta campagna. E il sospetto sembra essere destinato a doversi diradare nelle prossime ore.