Puglia, «no» a deposito nucleare: maggioranza e opposizione compatti in Consiglio regionale
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26 Luglio 2017
di LUCA DE CEGLIA
BISCEGLIE - La siccità sta mettendo in ginocchio l’agricoltura nel territorio biscegliese. Non piove da parecchi mesi. Ad essere maggiormente colpiti dalla carenza d’acqua sono gli uliveti che preannunciano danni per la prossima campagna olearia. C’è chi lancia al Comune l’idea di chiedere l’autorizzazione temporanea ad utilizzare per l’irrigazione le acque reflue depurate che scorrono da Corato a Bisceglie. Peraltro di tale innovazione se ne parla da decenni ma i progetti restano ancora sulla carta, in attesa dei consistenti finanziamenti necessari per la realizzazione del relativo impianto di riciclo delle acque reflue a fini irrigui. Il Comune di Bisceglie si è dotato di un progetto preliminare. Ma per ora resta nel cassetto dell’ufficio tecnico.
Dell’argomento se n’è parlato l’ultima volta il 6 aprile scorso in un incontro presso la Regione Puglia per individuare le azioni necessarie a realizzare il riuso delle acque reflue. In quell’occasione il presidente della Regione Puglia, Emiliano, disse che era imminente l’emanazione di un bando rivolto a Comuni, Città metropolitana, Consorzi di bonifica, Arif ed Enti parco per il finanziamento e l’attivazione di sistemi di recupero e di riutilizzo in agricoltura delle acque reflue urbane depurate. Si tratta della realizzazione di una condotta di convogliamento, con impianto di affinamento, rete irrigua di distribuzione ed anche la sistemazione del verde.
La condotta dovrebbe raccogliere le acque provenienti da Corato che prima di essere sottoposte al trattamento sfoceranno ranno in una vasca di stoccaggio della capacità di 3.600 metri cubi. Il tracciato della condotta correrà lungo le fasce stradali al fine di ridurre gli espropri e rendere agevoli eventuali futuri interventi di manutenzione. Inoltre si prevede di tutelare i muretti a secco.
Le acque di Corato con una portata di 157 litri al secondo saranno immesse nella suddetta vasca. La rete irrigua, interrata a non meno di 1,20 metri dal piano campagna, sarà lunga circa 110 chilometri e sarà a servizio di un comprensorio di 5 mila ettari, con la dorsale sulla strada Bisceglie-Corato da cui si dirameranno i pozzetti muniti di idranti. Si assicurò che «tale opera pubblica non avrà alcun effetto sulla disponibilità di acqua, non avrà dipendenza dai sistemi pubblici di approvvigionamento e non influirà sull’efficienza e prestazioni dei sistemi fognanti». Si resta in attesa, per tempi indefiniti, mentre le coltivazioni deperiscono.
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