Fino al 13 maggio il vertice tra i ministri delle finanze
Bari al centro del mondo Padoan: abbiamo voluto il G7 al Sud
In Puglia i big dell'economia
BARI - A Bari si è aperto oggi il G7 Finanze che porta nel capoluogo pugliese - fino a sabato 13 maggio - circa 400 fra ministri delle Finanze, governatori delle banche centrali ma anche economisti e giornalisti di Stati Uniti, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Canada.
«La crescita del Sud e le sue prospettive di sviluppo sono legate alla qualità delle persone, alla vivacità e capacità d’innovazione del suo tessuto di imprenditori e ad alcune politiche pubbliche. Tra queste hanno avuto un grande peso le scelte dei governi che hanno accantonato prassi assistenzialiste e introducendo misure per migliorare le condizioni in cui si svolge l’attività d’impresa, hanno affermato in una nota di apertura del G7 di Bari il ministro dell’Economia e Finanze, Pier Carlo Padoan, e il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che sottolineano come «le risorse finanziarie, nazionali e dell’Ue, hanno assicurato un contributo fondamentale a questo sviluppo e continueranno a darlo». "Abbiamo voluto che le riunioni del G7 si svolgessero in una delle regioni più vivaci», del Sud - aggiungono - «bellissima e dinamica anche sul piano industriale e del capitale umano, anche per sottolineare il ruolo che politiche pubbliche hanno avuto qui e possono avere ovunque, per superare gli ostacoli allo sviluppo"posti talvolta dagli accidenti della Storia».
«L'Italia è nota nel mondo per le bellezze paesaggistiche e lo sterminato patrimonio artistico distribuito ovunque lungo la penisola. - aggiungono Padoan e Visco - Ma l’Italia è anche tra le cinque principali economie del mondo per surplus commerciale e 221 produzioni nazionali sono al primo posto nelle classifiche globali dell’export. Molte di queste produzioni industriali - sinonimo di moda e design ma anche di alcuni settori specialistici come la meccanica di precisione - vengono associate al Nord del paese». «L'opinione pubblica internazionale trascura invece - aggiungono - la tradizione industriale del Sud e alcune sue eccellenze. Non si tratta soltanto del turismo e delle produzioni e trasformazioni alimentari. Esistono nel Mezzogiorno distretti ben radicati in filiere globali come la meccatronica, l’industria aerospaziale e quella farmaceutica».
«Al Sud - prosegue la nota - si producono autovetture esportate in tutto il mondo, motori dei più diffusi modelli di aeroplani e componenti innovative di nuovi velivoli, satelliti, molecole con proprietà terapeutiche». «Ma le storie di successo delle imprese e delle aree del Sud che si sono inserite a pieno titolo nelle filiere internazionali di un’economia sempre più globalizzata ci dicono che - ancor più dei fondi - per lo sviluppo sono importanti alcune politiche specifiche». «Per esempio - aggiungono - le agevolazioni capaci di incentivare l'innovazione e l’accompagnamento dell’azione locale con competenze dell’amministrazione centrale». Per questo - concludono «abbiamo voluto che le riunioni del G7 dei ministri delle finanze e governatori delle banche centrali si svolgessero in una delle regioni più vivaci di questa parte d’Italia, bellissima e dinamica anche sul piano industriale e del capitale umano. Abbiamo compiuto questa scelta anche per sottolineare il ruolo che le politiche pubbliche hanno svolto qui, e possono svolgere ovunque, per superare gli ostacoli allo sviluppo che gli accidenti della Storia collocano talvolta sul percorso verso il progresso».
LA VISITA - Il ministro dell’Economia e Finanze, Pier Carlo Padoan, ha fatto visita, questa mattina a Bari alla Basilica di San Nicola, dove ha incontrato il priore Ciro Capotosto, e alla Cattedrale dove ha incontrato don Franco Lanzolla. Durante la visita nella città vecchia, il ministro è stato accompagnato dal sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro.
BILATERALE CON GLI USA - E’ avvenuto nel pomeriggio l'incontro tra il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin che prelude all’avvio dei lavori del G7 dei ministri delle finanze che si apre ufficialmente domani.
L’incontro si è svolto in un albergo dove da stasera saranno alloggiati i capi delegazione del G7 e che è blindatissimo alla stampa. Calorosa stretta di mano davanti ai fotografi e «welcome to Bari». I due si erano già incontrati a margine del G20 di Baden Baden lo scorso marzo. In quella occasione era stato fatto il punto proprio sulle priorità dell’agenda del G7 dei ministri finanziari a presidenza italiana.
In particolare i due a Bari hanno registrato i «buoni progressi" nella lotta ai crimini finanziari e al potenziamento della cybersecurity, «due aree strategiche per entrambi» i paesi. Il ministro dell’Economia ha sottolineato come l’Italia si è impegnata ad aumentare gli sforzi per la difesa, soprattutto nel campo della cybersecurity. Sul fronte delle tasse non si è affrontata la questione della tassazione internazionale mentre altre questioni come quella del commercio internazionale saranno toccate a livello di capi di Stato nel vertice di Taormina.
Mnuchin, al termine del colloquio, si è fermato per un cappuccino sul lungomare di fronte all’Hotel delle Nazioni.
POI INCONTRO CON MOSCOVICI - Non solo il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin. Prima della cerimonia di benvenuto per gli ospiti del G7 finanze, al Teatro Petruzzelli di Bari, Padoan ha incontrato il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. In mattinata la commissione ha diffuso le previsioni di primavera, e Moscovici ha spiegato che la Commissione ha incluso "quasi completamente» l’impatto delle misure fiscali che "abbiamo valutato in 0,19 del pil», e «si felicita che la maggior parte delle misure riguardino la lotta all’evasione fiscale».
PREMIO NOBEL: NON C'E' SOLO IL PIL - «Gli economisti tendono a prendere troppo in considerazione il Pil come valore di riferimento ed a trascurare altri indicatori importanti come il livello di salute, di civiltà e di democrazia». Lo ha detto il premio Nobel per l’Economia 2015, Angus Deaton, parlando oggi a Bari con i giornalisti in un convegno organizzato dall’Università 'Aldo Morò. «Ritengo che il prodotto interno lordo sia importante e che non sia ancora il momento - ha sottolineato il docente della Princeton University - di gettarlo nel cestino. Sono anche assolutamente convinto che il Pil non sia l’unico indicatore da prendere in considerazione. Sono molto felice del fatto che questi argomenti entrino a far parte della discussione qui a Bari». «Non so quale sia la chiave giusta per affrontare il tema dell’economia socialmente sostenibile durante il vertice del G7. Non lo so, perché - ha spiegato Deaton - non ho mai partecipato prima ad un tale vertice e non so cosa si aspettino. Certamente parleremo delle diseguaglianze e di quegli aspetti che, secondo la mia visione, sono particolarmente dolorosi».
«Da molto tempo stiamo discutendo di welfare e ci sono molte pressioni soprattutto a livello politico - ha aggiunto Deaton - per orientare in che direzione dovrebbero andare gli investimenti nello stato sociale. In America, dove non abbiamo troppo stato sociale, se ci sarà da tagliare arriveremo praticamente all’osso. Comunque sia in Europa sia in America credo il welfare sarà legato alle politiche lavorative che saranno attuate». Domani Deaton parteciperà, in apertura dei lavori del G7 dei Ministri Finanziari e dei Governatori delle banche centrali, ad un simposio a porte chiuse con economisti di fama internazionale e tra questi Philippe Aghion, professore di Economia all’Università di Harvard. «In quell'occasione - ha anticipato - parlerò di quello che le disuguaglianze stanno provocando e di quello che invece non stanno producendo, degli aspetti in qualche modo positivi e di quelli che invece causano solo disagi».
GALBRAITH: «LA CRISI ATTUALE COLPA ANCHE DEL G7» - «Le riunioni del G7 hanno avuto grandi responsabilità nel causare le crisi e creare lo stato dell’economia attuale: per questo occorrerebbe, per prima cosa, che si riconoscessero le proprie responsabilità. Le agenzie internazionali non dovrebbero solo occuparsi di trattare i debiti degli Stati, ma dovrebbero occuparsi di ambiente e occupazione». Così l’economista James Galbraith è intervenuto, oggi a Bari, nel corso della conferenza stampa di presentazione del forum internazionale 'Economia e povertà: politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile e la salute globalè che la Regione Puglia ha organizzato, in occasione del G7. Il forum si terrà domani, venerdì 12 maggio, a partire dalle 8.45 nell’Oasi Francescana del capoluogo pugliese.
Anticipando alcuni argomenti che affronterà nel corso della sua lezione, Galbraith ha sottolineato che «dalle regioni del sud Europa come la Puglia possono venire utili suggerimenti per affrontare la crisi». E poi, ringraziando gli organizzatori e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l'economista che ha ispirato le politiche di Obama ha sottolineato il «momento assai particolare dell’economia e della politica». «Sappiamo - ha evidenziato - che ci sono due sfide che si possono cogliere: quella sui processi dell’ecologia e quella legata alla lotta alle diseguaglianze. Oltreoceano si guarda al modello europeo, che invece qui qualcuno vuole smantellare». «La strategia da adottare per combattere la crisi - ha concluso Galbraith - è creare posti di lavoro nelle regioni in cui si vive, per ridurre i livelli di povertà a livello globale e affrontare la sfida ecologica».
CONCERTO AL PETRUZZELLI - Sono state accolte al teatro Petruzzelli di Bari, dal sindaco Antonio Decaro, le delegazioni dei ministri e dei governatori delle Banche centrali che partecipano al G7 dell’Economia e delle Finanze. Dopo un aperitivo di benvenuto e la foto di famiglia nel politeama, le delegazioni hanno assistito nel tardo pomeriggio a un concerto dell’Orchestra Petruzzelli, al temine del quale i ministri hanno cenato in Prefettura.
PADOAN PASSA... LA MANNA - Sul palco del Petruzzelli di Bari il ministro dell’Economia e delle Finanze italiano, Pier Carlo Padoan ha passato il testimone della presidenza del G7 al collega canadese William Morneau che guiderà il prossimo vertice dei Grandi dell’economia. Padoan ha consegnato a Morneau 'non un bastone ma la manna - ha detto - generata dai resti di San Nicolà. Con queste parole il ministro italiano ha donato al ministro canadese un’ampolla con la 'mannà, liquido che, secondo la fede cattolica, trasuda dalle reliquie del santo protettore di Bari.
DECARO: ORGOGLIOSI - «Siamo orgogliosi di ospitare nel nostro Castello Normanno Svevo i vostri lavori che affronteranno i temi prioritari dell’agenda politica internazionale, a cominciare dalla lotta alle disuguaglianze e alle povertà. Un impegno che deve vedere i Paesi più sviluppati della Terra perseguire una politica inclusiva, capace di sostenere la crescita e garantire condizioni di equità e di giustizia economica e sociale per tutti». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, stasera nel teatro Petruzzelli di Bari, accogliendo le delegazioni del G7 dell’Economia e delle Finanze, in corso nel capoluogo pugliese. «Bari è lieta di accogliere le delegazioni del G7 - ha aggiunto Decaro - mostrando il volto autentico di una grande città del Sud che si proietta nel futuro, orgogliosa delle proprie radici e della propria storia».
Decaro ha dato il benvenuto «a Bari, la città delle opportunità, dove nessuno è straniero: benvenuti - ha detto - nella città di San Nicola, il santo che unisce Oriente a Occidente, simbolo di pace, tolleranza e accoglienza». E ha sottolineato che il capoluogo pugliese «è solo l’epicentro di una terra meravigliosa, costellata di luoghi incantevoli, luoghi e pietre che recano le tracce della grande storia, quella dei popoli e delle civiltà che l’hanno attraversata, e della storia minuta, quella dell’operosità delle donne e degli uomini che ne hanno animato l’identità e la cultura popolare».
Poi, il sindaco ha invitato le delegazioni a «visitare la nostra città vecchia: un quartiere popolare dove vive tanta gente meravigliosa», ha detto aggiungendo che si tratta di "persone che ogni giorno devono fare i conti con le disuguaglianze, con la povertà». «Il mio augurio - ha concluso - è che, insieme a voi, anche le vostre politiche, anche le vostre decisioni attraversino quella strada. Cioè che passino dai tavoli degli incontri alle case delle persone con l’augurio che cambino in meglio le loro vite. Che rendano quel quartiere, questa città, tutto il mondo, un posto più giusto dove vivere».
FUOCHI DI CHIUSURA - A concludere la prima giornata del vertice uno spettacolo pirotecnico sul lungomare. Non si sono registrati problemi relativi alla sicurezza, il cui impianto imponente ha per ora funzionato senza intoppi e disagi.