Arancia meccanica nel Salento gang di ragazzi botte a coetanei
MAGLIE - Gli abbaglianti azionati mentre passavano gli aggressori: sarebbe questa la colpa per la quale quattro ragazzi a bordo di una vettura sarebbero stati inseguiti, bloccati e picchiati da una quindicina di loro coetanei a bordo di quattro vetture. Una vicenda che i carabinieri definiscono da 'arancia meccanicà per le modalità con le quali si è sviluppata. L’episodio è avvenuto ieri sera sulla strada provinciale 83 che collega Vignacastrisi con Castro.
Dieci dei circa 15 aggressori sono stati denunciati dai carabinieri per violenza privata, lesioni personali e danneggiamento in concorso. I denunciati sono sette studenti e tre operai, uno dei quali con precedenti penali. Si tratta di tre ventenni, due diciottenni, due diciottenni, due diciassettenni e di un quindicenne.
Secondo quanto accertato, il gruppo, insieme con altre cinque persone in corso di identificazione, avrebbe aggredito i coetanei probabilmente per una controversia riguardante la circolazione stradale. Sembra infatti che l’auto con a bordo le quattro giovani vittime dell’aggressione avesse azionato gli abbaglianti incrociando le altre vetture, quattro in tutto, con a bordo gli aggressori. Questi ultimi per tutta risposta hanno inseguito l’Opel Corsa con a bordo le vittime mettendo in atto manovre da film d’azione: una Mini Cooper ha sorpassato l’Opel inchiodando per bloccare la vettura e non riuscendovi al primo tentativo, ha ripetuto l’azione sino a quando non sono sopraggiunte le altre tre vetture con a bordo i complici.
Le quattro auto degli aggressori sono quindi riuscite a circondare l’auto inseguita il cui conducente ha anche tentato di liberarsi dalla morsa uscendo in retromarcia da un varco. Ma durante la manovra si è spento il motore: l’Opel Corsa è stata così raggiunta da uno degli inseguitori che è salito sul cofano e ha sfondato il parabrezza con un calcio. Subito dopo sono arrivati gli altri aggressori che hanno costretto con la forza a scendere tre dei quattro occupanti.
Nel frattempo altri aggressori hanno preso massi da un vicino muro a secco, scagliandoli contro la vettura. Uno dei massi ha sfondato il finestrino e colpito alla spalla il giovane che era rimasto intrappolato all’interno. Quest’ultimo è stato poi trascinato all’esterno e malmenato così come gli altri aggressori stavano già facendo con gli altri tre occupanti della Opel Corsa. Le vittime, tutte di Botrugno (Lecce), hanno fatto ricorso alle cure mediche riportando lesioni lievi. Si tratta di un tecnico informatico, di uno studente, di un operaio e di un disoccupato, tutti di età compresa tra i 20 e i 22 anni.
Gli abbaglianti azionati mentre passavano gli aggressori: sarebbe questa la colpa per la quale quattro ragazzi a bordo di una vettura sarebbero stati inseguiti, bloccati e picchiati da una quindicina di loro coetanei a bordo di quattro vetture. Una vicenda che i carabinieri definiscono da 'arancia meccanicà per le modalità con le quali si è sviluppata.
L’episodio è avvenuto ieri sera sulla strada provinciale 83 che collega Vignacastrisi con Castro.
I 15 aggressori (otto dei quali minorenni) sono stati denunciati dai carabinieri per violenza privata, lesioni personali e danneggiamento in concorso. I denunciati sono undici studenti, tre operai e un muratore, di età compresa tra i 21 e i 15 anni. Uno di loro ha precedenti penali.
Secondo quanto accertato il gruppo avrebbe aggredito i coetanei probabilmente per una controversia riguardante la circolazione stradale. Sembra infatti che l’auto con a bordo le quattro giovani vittime dell’aggressione avesse azionato gli abbaglianti incrociando le altre vetture, quattro in tutto, con a bordo gli aggressori. Questi ultimi per tutta risposta hanno inseguito l’Opel Corsa con a bordo le vittime mettendo in atto manovre da film d’azione: una Mini Cooper ha sorpassato l’Opel inchiodando per bloccare la vettura e non riuscendovi al primo tentativo, ha ripetuto l’azione sino a quando non sono sopraggiunte le altre tre vetture con a bordo i complici.
Le quattro auto degli aggressori sono quindi riuscite a circondare l’auto inseguita il cui conducente ha anche tentato di liberarsi dalla morsa uscendo in retromarcia da un varco. Ma durante la manovra si è spento il motore: l’Opel Corsa è stata così raggiunta da uno degli inseguitori che è salito sul cofano e ha sfondato il parabrezza con un calcio. Subito dopo sono arrivati gli altri aggressori che hanno costretto con la forza a scendere tre dei quattro occupanti.
Nel frattempo altri aggressori hanno preso massi da un vicino muro a secco, scagliandoli contro la vettura. Uno dei massi ha sfondato il finestrino e colpito alla spalla il giovane che era rimasto intrappolato all’interno. Quest’ultimo è stato poi trascinato all’esterno e malmenato così come gli altri aggressori stavano già facendo con gli altri tre occupanti della Opel Corsa. Le vittime, tutte di Botrugno (Lecce), hanno fatto ricorso alle cure mediche riportando lesioni lievi. Si tratta di un tecnico informatico, di uno studente, di un operaio e di un disoccupato, tutti di età compresa tra i 20 e i 22 anni.