Corte d'Appello di Firenze

Meredith: caso torna in aula Guede chiede revisione

PERUGIA - A poco più di nove anni da quando venne compiuto a Perugia, il caso dell’omicidio di Meredith Kercher torna in un’aula di giustizia. Accadrà martedì, 20 dicembre, davanti alla Corte d’appello di Firenze che comincerà a esaminare la richiesta di revisione del processo avanzata da Rudy Guede, unico condannato per quel delitto. L’ivoriano chiede ora di essere assolto con la formula «per non avere commesso il fatto».

Gli avvocati Tommaso Pietrocarlo e Monica Grossi, i difensori dell’ivoriano, che a Viterbo sta scontando 16 anni di reclusione, puntano a far riaprire il procedimento ritenendo che ci sia un «conflitto di giudicati» con la sentenza che ha definitivamente assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito (per il quale a gennaio sempre i giudici fiorentini dovranno decidere sulla richiesta di risarcimento, 516 mila euro, per ingiusta detenzione).

Una istanza strettamente tecnica, quella presentata dai legali ai giudici del capoluogo toscano. Nell’udienza di martedì il collegio potrebbe esaminare questioni procedurali e relative ai documenti da esaminare per stabilire se sia ammissibile.
«Comunque vada ci sarà una decisione basata unicamente sull' esame delle carte» ha spiegato l’avvocato Pietrocarlo. In base alla richiesta della difesa, giudici dovranno infatti decidere se la condanna di Guede (processato con l’abbreviato) sia compatibile con l’assoluzione di Sollecito e della Knox (che sono stati invece giudicati con il rito ordinario).

Se anche il processo di revisione per l’ivoriano dovesse essere ammesso dalla Corte d’appello di Firenze non ci saranno quindi testimoni o consulenti da ascoltare. Il tutto si svolgerà poi in camera di consiglio, alla presenza cioè delle sole parti interessate ma non del pubblico e dei mezzi d’informazione. Guede ha comunque già confermato la sua presenza in aula. E anche la famiglia Kercher ci sarà attraverso i suoi legali di parte civile, gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna, secondo i quali «mancano del tutto i presupposti» per la revisione del processo.

Quella di martedì sarà con ogni probabilità un’udienza breve e dalla quale non dovrebbero scaturire decisioni definitive. La pronuncia della Corte potrebbe invece arrivare a gennaio.

«E' comunque un ricorso - ha già spiegato l’avvocato Pietrocarlo - che andava fatto assolutamente perché riteniamo ci siano evidenti profili di incompatibilità. Guede non è infatti l'autore materiale dell’omicidio, non c'entra con quella che l’ accusa ha considerato l’arma del delitto e se togliamo dalla scena la Knox, come ha stabilito la Cassazione, non può che averlo fatto entrare in casa Meredith come ha sempre sostenuto lui. La sua tesi regge».

L’ivoriano ha da subito ammesso la presenza nella casa dell’ omicidio sostenendo però di essere stato in bagno mentre la Kercher veniva uccisa. Proclamandosi estraneo al delitto. 

Privacy Policy Cookie Policy