l'ex sindaco di roma officerà il rito

Monopoli dà la fascia a Veltroni per le nozze Ginefra-Ravetto

Eustachio Cazzorla

Il rito sarà celebrato il 4 giugno

Eustachio Cazzorla

MONOPOLI - Walter Veltroni «sfila» la fascia tricolore al sindaco di Monopoli Emilio Romani: l’ex sindaco di Roma celebrerà le attese nozze dell’onorevole coppia bipartisan, Dario Ginefra (Pd) e Laura Ravetto (Fi) sabato 4 giugno. Lo scenario è più che plausibile ma non trova ancora conferme ufficiali. Il sindaco glissa e si trincera dietro un «sono orgoglioso che la città dopo le nozze che hanno visto la presenza dei fratelli della coppia reale inglese, ora ritorna alla ribalta per un fatto positivo, un matrimonio».

Il sindaco di centrodestra incassa quest’altra botta di notorietà per la sua città. Matrimonio dunque annunciato ieri dai diretti interessati, con tanto di outing dalle pagine di «Chi» e annessa conferma. L’appuntamento per il «sì» più bello è nel castello Carlo V della città adriatica. L’ufficio anagrafe non ha ancora comunicato nulla al castello, ma il luogo lo si dà già per certo. E già si prevede la consueta sfilata stile red carpet sul lungomare Santa Maria come avvenne per il matrimonio degli amici di Pippa ed Harry, l’imprenditore Charles Gilkes ed Anneke von Trotha Taylor.

E già si preannunciano foto al tramonto sotto l’arco del castello o sulle terrazze da cui si gode una vista mozzafiato e soprattutto una vista splendida sul mare. E c’è già chi giura che la sposa possa arrivare su un caicco come una sirena. Ma adesso si attende chi davvero giuri che sarà il primo segretario del Pd, Walter Veltroni, a proferire la formula del rito nuziale davanti ai 2 onorevoli piccioncini bipartisan. È segreto stile «Patto del Nazareno».

E allora pronti alla ricerca di indizi che possano confermare un inflessibile Veltroni davanti a quel sì così tanto atteso. Romani di sicuro non può celebrare in quanto in quello stesso giorno, il 4 giugno, è già confermato ad un altro matrimonio a Palazzo di città. Un diversivo per depistare i paparazzi? No questa seconda notizia è confermata.

E allora se matrimonio bipartisan deve essere, tra gli invitati si dà per certa la presenza del presidente di Fi, Silvio Berlusconi. Ricevimento nella lussuosa cornice di Borgo Egnazia e tutti d’accordo, sarà un altro matrimonio da favola. Tanto atteso dopo il fulmine a ciel sereno del novembre scorso. Lei con un tweet si era dichiarata a sorpresa «single». Lui aveva dimostrato che al cuor non si comanda e proprio sulle pagine della «Gazzetta» scrisse una lettera titolata: «Dite a Laura che l’amo».

Poi il riavvicinamento in silenzio. E la pubblicazione degli annunci di matrimonio. Lei a Milano. Lui a Roma. E proprio al colle capitolino si pensava come luogo per il rito nuziale. Come tra l’altro aveva annunciato la futura sposa «avrei voluto una cerimonia a Roma, per invitare Camera, Senato, tutto il Governo e il Presidente Mattarella». E invece a sorpresa Veltroni si farà il suo viaggio in Puglia.

Il futuro sposo avrebbe preferito nozze per pochi, massimo 10. E invece si prevedono un centinaio d’invitati. Il vestito è stato disegnato dalla Ravetto ed è nella mani di una sarta di Putignano. Vince così l’amore e lo stile del matrimonio made in Puglia. Il frutto di un compromesso? Di certo di un tira e molla che in amore come in politica ci sta. Ma sulla sana «incoscienza» che li fa convolare a nozze sono d’accordo entrambi. Ammettono che «il sentimento ha prevalso» sulle loro differenze. Come dire un matrimonio «tecnico» e bipartisan. L’ultimo in ordine di tempo dopo quello tra Nunzia De Girolamo (tornata in Forza Italia dopo l’esperienza in Ncd) e Francesco Boccia (Pd).

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