«Mia moglie morta di parto e ancora senza giustizia»

di PIERO MIOLLA

BERNALDA - Sono molto deluso: a 5 anni dalla morte di mia moglie pretendo giustizia, ma non l’ho ancora avuta». È un fiume in piena Andrea Buongiorno, il marito della sfortunata Rosalba Pascucci, morta dopo un parto il 9 settembre del 2010 all’ospedale di Policoro: in quell’occasione la vittima mise al mondo due gemellini che, però, non ha mai potuto abbracciare e crescere. Buongiorno, che ha sempre vissuto la tragedia con grande signorilità unita ad altrettanta determinazione, adesso vuota il sacco e, dopo aver ascoltato la requisitoria del pubblico ministero nel processo penale che vede imputati il ginecologo Carlo Capodiferro e il medico di guardia, Giovanni Manolio, nel corso della quale sono stati chiesti per entrambi gli imputati 1 anno e 6 mesi di condanna, chiede giustizia.

«Sono arrabbiato perché la richiesta di 1 anno e 6 mesi mi sembra insufficiente: dopo 5 anni durante i quali sono cambiati tre giudici, abbiamo dovuto ricominciare da capo l’istruttoria e nessuno ha ascoltato me o il mio avvocato, credo che si possa capire il mio stato d’animo. Pretendo giustizia e la pretendono anche i miei figli, che non hanno mai conosciuto la mamma».

Buongiorno, facendo un viaggio a ritroso, contempla quei momenti difficili per contestare tutto l’iter che ha portato al parto: «A mio giudizio, ma mi sono documentato e parlo con cognizione di causa, è stato sbagliato tutto l’iter: siamo arrivati in ospedale il 7 settembre e Rosalba doveva essere operata il 9. Invece, c’è stata un’inconsueta fretta ed il parto è avvenuto di notte. Morale della favola? Mia moglie è morta per u n’emorragia. Voglio ricordare che, a giudizio dei tecnici d’ufficio, in casi come questo il tasso di mortalità è vicino allo zero».

Ma la rabbia di Buongiorno è, al momento, tutta per una richiesta di pena che giudica insufficiente. «Inutile nascondersi, non sono per niente soddisfatto di questa richiesta: che sistema è quello della giustizia italiana se per la morte di una persona ci sono condanne così lievi? In questi 5 anni ho presentato due ricorsi al gip, entrambi archiviati, per denunciare una gestione della situazione secondo me non conforme alle regole. Mia moglie aveva un’emorragia in corso, tanto che è morta dissanguata. Eppure nessun provvedimento in tal senso è stato preso nonostante io sia in possesso di ben quattro perizie favorevoli, di cui una d’ufficio. Ma che giustizia è questa?».
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