Bari, 7 milioni di appalti senza gara ex Provincia Decaro ora blocca tutto

NICOLA PEPE
BARI
- Decine e decine di affidamenti di lavori pubblici senza gara e proroghe di contratti di servizi. Due lettere che suonano come una condanna, quelle firmate dal sindaco metropolitano di Bari, Antonio Decaro, nei confronti dei dirigenti della ex Provincia. Il defunto ente (che in realtà ha cambiato nome) continua a far emergere storture dopo il passaggio di consegne avvenuto agli inizi di gennaio.

Nei giorni scorsi, il neo sindaco metropolitano Antonio Decaro ha firmato due provvedimenti che di fatto bloccano ben sette milionidi euro di affidamenti fatti dalla Provincia senza alcuna procedura di gara (presidenza Francesco Schittulli, candidato alla Regione per il centrodestra) prima del passaggio delle consegne avvenuto due mesi fa. Ai dirigenti, Decaro dice testualmente di non procedere più agli affidamenti diretti (salvo casi eccezionali da comunicare al segretario generale) e di procedere con le gare previste dal Codice degli appalti, pena la bocciatura della valutazione fatta ogni anno dal competente organismo valutativo. Insomma, la procedura di gara (dovrebbe essere la regola) sarà uno degli obiettivi da considerare ai fini del punteggio di valutazione.

L'altra missiva, che Decaro ha inviato sempre ai dirigenti, riguarda gli appalti per i servizi. In tal caso, da quanto si è appreso, nella Provincia andava di moda la proroga infinita dei contratti. Anche su tale aspetto, il primo cittadino di Bari (e della Città metropolitana) ha fissato regole chiare: le uniche proroghe possibili - anche in tal caso lo dice la norma - saranno quelle cosiddette tecniche, ovvero necessarie per espletare le procedure di gara. Insomma, alla Provincia, pare che il Codice degli appalti rappresentasse una eccezione, non la regola.

Tale notizia che si accompagna alla pioggia di promozioni dispensate da una trentina di dipendenti titolari della posizione organizzativa dell'ex Provincia, una sorta di vicedirigenza che dà diritto a una cifra annula che oscilla tra i 7 e i 10mila euro. Decaro ha rivelato tale suo provvedimento di stop inviato ai dirigenti dell'ente di via Spalato nel corso di un convegno sulla corruzione che si è tenuto in Prefettura: «Ho bloccato tutto e ho mandato una lettera ai dirigenti. Queste cose non dovranno più accadere».

E proprio sugli affidamenti diretti (previsti dalla legge in caso di importi minimi), Decaro ha annunciato che proporrà al consiglio comunale un sistema di scelta delle ditte da affidare a un algoritmo matematico. Corrompere un computer - salvo manine lunghe - sarà un po' difficile.
Privacy Policy Cookie Policy