Escort: Montereale «Non arrivavo a fine mese. Il regalo da Cav» Ressa giornalisti in aula Presidente: «Caccio tutti»
BARI – Così come Patrizia D’Addario, anche Barbara Montereale subì un furto in appartamento dopo lo scandalo sulle escort portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze di Silvio Berlusconi. Il furto avvenne nel marzo 2009: alla giovane furono rubati anche gli oggetti di bigiotteria avuti in regalo dal Cavaliere in occasione della sua partecipazione alle feste a Palazzo Grazioli.
Lo ha detto Barbara Montereale (nella foto di Luca Turi) deponendo al processo a sette imputati – tra cui Gianpaolo Tarantini e la tedesca Sabina Beganovic (in arte Began), la cosiddetta 'ape reginà delle feste organizzate da Silvio Berlusconi – accusati a vario titolo di associazione per delinquere, sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione di 26 ragazze portate tra il 2008 e il 2009 da 'Gianpì nelle residenze dell’allora premier.
Pantaloni ginnici grigi, scarpe Nike bianche e fucsia, tshirt sotto una giacca nera, la giovane, su disposizione del Tribunale, sta parlando dando le spalle al pubblico e alle parti processuali.
NON ARRIVAVO A FINE MESE
La ragazza ha aggiunto: "Si diceva in giro che se si passava la notte con Berlusconi per una prestazione sessuale si avevano 5mila euro. Non so se è vero. Me lo dissero sia Patrizia D’Addario sia Gianpaolo Tarantini"
"Dissi a Berlusconi che non arrivavo a fine mese, avevo 21 anni e già una figlia, e lui mi disse: 'Quando te ne vai domani mattina ti farò un regalo che ti farà stare tranquilla per un po”".
Barbara Montereale, rispondendo alle domande dei difensori degli imputati, chiarisce la circostanza delle buste con il denaro, diecimila euro, ricevuto dall’ex premier dopo la serata a Villa Certosa. Ricorda anche che dopo quelle cene Patrizia D’Addario la "chiamava quasi ogni giorno, lamentandosi che Berlusconi non l’aveva pagata e minacciando di incastrarlo se non avesse mantenuto la promessa fatta"
«TU SEI COME NOEMI...»
"Tu sei una che, come Noemi, gli potresti fare il c...". Lo dice Barbara Montereale nel corso di una conversazione telefonica avuta con Patrizia D’Addario e da quest’ultima registrata dopo lo scandalo sessuale che negli anni scorsi ha coinvolto l’allora premier Silvio Berlusconi.
Il file audio del colloquio è stato ascoltato in aula durante il processo sulle donne, molte delle quali escort, portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze di Berlusconi.
Dopo aver trascorso la notte del 4 novembre 2008 con Berlusconi, ha ribadito Montereale, Patrizia D’Addario mi disse: "Ho le prove, se non fa quello che ho chiesto lo incastro". In quell'occasione D’Addario aveva registrato col telefonino l'audio della notte trascorsa a letto con l’allora premier.
LE ALTRE DEPOSIZIONI
Oggi era prevista anche la deposizione di Grazia Capone, soprannominata dalla stampa l’Angelina Jolie di Bari, Roberta Nigro, Barbara Guerra e Clarissa Campironi. Nessuna di queste ragazze è comparsa in tribunale. Tutte saranno citate alla prossima udienza. Si tratta di giovani donne che hanno partecipato a feste organizzate nelle residenze private di Silvio Berlusconi.
ACQUISITA TESTIMONIANZA GRAZIA CAPONE
Su richiesta dell’accusa, e con il consenso delle altre parti processuali, i giudici hanno acquisito la testimonianza di Grazia Capone rilasciata il 30 settembre 2013 nel corso del processo-stralcio a carico dell’avvocato Salvatore Castellaneta, condannato ad un anno di reclusione con rito abbreviato. Altre due ragazze, Roberta Nigro e Clarissa Campironi, che citate per deporre oggi al processo non sono comparse senza giustificato motivo, sono state condannate a pagare 300 euro di ammenda.
Grazia Capone, soprannominata l’Angelina Jolie di Bari, ex dipendente dell’ufficio stampa privato del leader di Forza Italia nel processo-stralcio all’avvocato Salvatore Castellaneta disse ai cronisti che Silvio Berlusconi "mi propose di diventare la sua fidanzata, ma io rifiutai"; specificò di sentire "ancora il Cavaliere, è una persona alla quale voglio bene" e sottolineò che l’ex premier "è una persona onesta, e non ha nulla da temere". Capone arrivò ad Arcore perchè sognava di fare cinema e teatro e sperava nell’aiuto dell’allora presidente del Consiglio.
La ragazza in un colloquio telefonico intercettato con Tarantini durante le indagini si vantò di aver trascorso da sola una notte con l’allora capo del governo. Dice Tarantini: "Con chi stai mò, con le ragazze vicino?". Capone: "No, io e lui e basta". Tarantini: 'Ah quelle se ne sono andate”. Capone: "Tutte... le ha mandate tutte". (...) Tarantini: "Ma è rimasto contento?".
Capone: "Assolutamente! Io ho bisogno di dormire un pò, sono andata a letto tardissimo, cioè a letto... ho dormito un’ora". Al giudice che la ascoltò poi nel processo a carico di Castellaneta (condannato per aver reclutato Capone e Lucia Rossini) disse che tra lei e Berlusconi non ci fu mai sesso quella notte. "Io e Berlusconi – sottolineò – abbiamo solo chiacchierato, nient'altro".
La notte in questione è quella trascorsa nella villa di Arcore, tra il 28 e il 29 settembre 2008, il giorno del compleanno di Berlusconi. Capone raccontò di aver partecipato ad una festa e di essersi allontanata per fare una doccia perchè era fuori dalla mattina e aveva bisogno di rinfrescarsi. Una volta uscita dal bagno, in slip e accappatoio, si accorse – disse al giudice – che tutti gli altri ospiti erano andati via e che lei era rimasta sola con l’ex premier. “Siamo andati in camera da letto e ci siamo fatti un pò di coccole sul letto, senza sesso – rimarcò – abbiamo soltanto chiacchierato tutta la notte".
Successivamente Capone e Berlusconi si sono incontrati più volte perchè tra i due – secondo il racconto della ragazza – era nata un’innocente relazione sentimentale. "Io ero affascinata da lui, e lui da me – raccontò -. Berlusconi apprezzava la mia intelligenza".
Lo ha detto Barbara Montereale (nella foto di Luca Turi) deponendo al processo a sette imputati – tra cui Gianpaolo Tarantini e la tedesca Sabina Beganovic (in arte Began), la cosiddetta 'ape reginà delle feste organizzate da Silvio Berlusconi – accusati a vario titolo di associazione per delinquere, sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione di 26 ragazze portate tra il 2008 e il 2009 da 'Gianpì nelle residenze dell’allora premier.
Pantaloni ginnici grigi, scarpe Nike bianche e fucsia, tshirt sotto una giacca nera, la giovane, su disposizione del Tribunale, sta parlando dando le spalle al pubblico e alle parti processuali.
NON ARRIVAVO A FINE MESE
La ragazza ha aggiunto: "Si diceva in giro che se si passava la notte con Berlusconi per una prestazione sessuale si avevano 5mila euro. Non so se è vero. Me lo dissero sia Patrizia D’Addario sia Gianpaolo Tarantini"
"Dissi a Berlusconi che non arrivavo a fine mese, avevo 21 anni e già una figlia, e lui mi disse: 'Quando te ne vai domani mattina ti farò un regalo che ti farà stare tranquilla per un po”".
Barbara Montereale, rispondendo alle domande dei difensori degli imputati, chiarisce la circostanza delle buste con il denaro, diecimila euro, ricevuto dall’ex premier dopo la serata a Villa Certosa. Ricorda anche che dopo quelle cene Patrizia D’Addario la "chiamava quasi ogni giorno, lamentandosi che Berlusconi non l’aveva pagata e minacciando di incastrarlo se non avesse mantenuto la promessa fatta"
«TU SEI COME NOEMI...»
"Tu sei una che, come Noemi, gli potresti fare il c...". Lo dice Barbara Montereale nel corso di una conversazione telefonica avuta con Patrizia D’Addario e da quest’ultima registrata dopo lo scandalo sessuale che negli anni scorsi ha coinvolto l’allora premier Silvio Berlusconi.
Il file audio del colloquio è stato ascoltato in aula durante il processo sulle donne, molte delle quali escort, portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze di Berlusconi.
Dopo aver trascorso la notte del 4 novembre 2008 con Berlusconi, ha ribadito Montereale, Patrizia D’Addario mi disse: "Ho le prove, se non fa quello che ho chiesto lo incastro". In quell'occasione D’Addario aveva registrato col telefonino l'audio della notte trascorsa a letto con l’allora premier.
LE ALTRE DEPOSIZIONI
Oggi era prevista anche la deposizione di Grazia Capone, soprannominata dalla stampa l’Angelina Jolie di Bari, Roberta Nigro, Barbara Guerra e Clarissa Campironi. Nessuna di queste ragazze è comparsa in tribunale. Tutte saranno citate alla prossima udienza. Si tratta di giovani donne che hanno partecipato a feste organizzate nelle residenze private di Silvio Berlusconi.
ACQUISITA TESTIMONIANZA GRAZIA CAPONE
Su richiesta dell’accusa, e con il consenso delle altre parti processuali, i giudici hanno acquisito la testimonianza di Grazia Capone rilasciata il 30 settembre 2013 nel corso del processo-stralcio a carico dell’avvocato Salvatore Castellaneta, condannato ad un anno di reclusione con rito abbreviato. Altre due ragazze, Roberta Nigro e Clarissa Campironi, che citate per deporre oggi al processo non sono comparse senza giustificato motivo, sono state condannate a pagare 300 euro di ammenda.
Grazia Capone, soprannominata l’Angelina Jolie di Bari, ex dipendente dell’ufficio stampa privato del leader di Forza Italia nel processo-stralcio all’avvocato Salvatore Castellaneta disse ai cronisti che Silvio Berlusconi "mi propose di diventare la sua fidanzata, ma io rifiutai"; specificò di sentire "ancora il Cavaliere, è una persona alla quale voglio bene" e sottolineò che l’ex premier "è una persona onesta, e non ha nulla da temere". Capone arrivò ad Arcore perchè sognava di fare cinema e teatro e sperava nell’aiuto dell’allora presidente del Consiglio.
La ragazza in un colloquio telefonico intercettato con Tarantini durante le indagini si vantò di aver trascorso da sola una notte con l’allora capo del governo. Dice Tarantini: "Con chi stai mò, con le ragazze vicino?". Capone: "No, io e lui e basta". Tarantini: 'Ah quelle se ne sono andate”. Capone: "Tutte... le ha mandate tutte". (...) Tarantini: "Ma è rimasto contento?".
Capone: "Assolutamente! Io ho bisogno di dormire un pò, sono andata a letto tardissimo, cioè a letto... ho dormito un’ora". Al giudice che la ascoltò poi nel processo a carico di Castellaneta (condannato per aver reclutato Capone e Lucia Rossini) disse che tra lei e Berlusconi non ci fu mai sesso quella notte. "Io e Berlusconi – sottolineò – abbiamo solo chiacchierato, nient'altro".
La notte in questione è quella trascorsa nella villa di Arcore, tra il 28 e il 29 settembre 2008, il giorno del compleanno di Berlusconi. Capone raccontò di aver partecipato ad una festa e di essersi allontanata per fare una doccia perchè era fuori dalla mattina e aveva bisogno di rinfrescarsi. Una volta uscita dal bagno, in slip e accappatoio, si accorse – disse al giudice – che tutti gli altri ospiti erano andati via e che lei era rimasta sola con l’ex premier. “Siamo andati in camera da letto e ci siamo fatti un pò di coccole sul letto, senza sesso – rimarcò – abbiamo soltanto chiacchierato tutta la notte".
Successivamente Capone e Berlusconi si sono incontrati più volte perchè tra i due – secondo il racconto della ragazza – era nata un’innocente relazione sentimentale. "Io ero affascinata da lui, e lui da me – raccontò -. Berlusconi apprezzava la mia intelligenza".