«Voi restate uniti Io non ho paura»
BEIRUT - "Spero che resterete uniti e vi metto in guardia: non vi fidate della coalizione iraniana (chiaro riferimento al governo sciita guidato da Nuri Al Maliki, ndr), questa gente è pericolosa". Sono state le ultime parole pronunciate sulla forca da Saddam Hussein, secondo quanto ha riferito il giudice Munir Hadda, testimone dell'impiccagione dell'ex raìs. In un ultimo scatto di sfida, Saddam ha quindi tuonato: "Non ho paura di nessuno".
Il corpo di Saddam Hussein, impiccato questa mattina all'età di 69 anni dopo esser stato giudicato colpevole di crimini contro l'umanità, sarà sepolto temporaneamente in un luogo segreto o sarà consegnato alla sua famiglia, secondo quanto ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Mohaffaq al Rubei.
«Non abbiamo ancora deciso il destino del cadavere di Saddam Hussein. Abbiamo diverse opzioni che stiamo considerando. Tra di esse c'è la possibilità di consegnare il corpo ai suoi partenti, oppure ai membri superstiti della sua tribù. Saranno loro che penseranno alla sepoltura» che dovrà essere in un luogo «concordato» con le autorità governative, ha detto al Rubei.
In base alla tradizione islamica, i defunti devono essere sepolti entro 24 ore dalla loro morte.
«L'esecuzione della condanna a morte di Saddam Hussein è stata eseguita in base agli standard internazionali e gli standard islamici, con il rispetto dei diritti umani», ha tenuto a precisare al Rubei, aggiungendo che «non esiste alcuna prevenzione da parte del nostro governo verso una sepoltura del corpo dell'ex dittatore in Iraq».
Dopo l'esecuzione, il cadavere è stato deposto in una cassa e trasferito nella sede del consiglio dei ministri, all'interno della superprotetta zona verde di Baghdad, dove è stato mostrato tra gli altri ad alcuni parenti delle vittime del regime e a testimoni che hanno deposto al processo conclusosi con la condanna a morte.
«Ho pianto, quando ho visto il cadavere nella bara», ha detto uno di essi, Jawad al Zubaidi, all'emittente Tv al Iraqiya. «Mi sono avvicinato al corpo e ho pensato ai miei tre fratelli e a mio padre che sono morti a causa sua, e gli ho anche sussurrato che questa è la punizione che meritano i tiranni», ha detto ancora al Zubaidi.
Il corpo di Saddam Hussein, impiccato questa mattina all'età di 69 anni dopo esser stato giudicato colpevole di crimini contro l'umanità, sarà sepolto temporaneamente in un luogo segreto o sarà consegnato alla sua famiglia, secondo quanto ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Mohaffaq al Rubei.
«Non abbiamo ancora deciso il destino del cadavere di Saddam Hussein. Abbiamo diverse opzioni che stiamo considerando. Tra di esse c'è la possibilità di consegnare il corpo ai suoi partenti, oppure ai membri superstiti della sua tribù. Saranno loro che penseranno alla sepoltura» che dovrà essere in un luogo «concordato» con le autorità governative, ha detto al Rubei.
In base alla tradizione islamica, i defunti devono essere sepolti entro 24 ore dalla loro morte.
«L'esecuzione della condanna a morte di Saddam Hussein è stata eseguita in base agli standard internazionali e gli standard islamici, con il rispetto dei diritti umani», ha tenuto a precisare al Rubei, aggiungendo che «non esiste alcuna prevenzione da parte del nostro governo verso una sepoltura del corpo dell'ex dittatore in Iraq».
Dopo l'esecuzione, il cadavere è stato deposto in una cassa e trasferito nella sede del consiglio dei ministri, all'interno della superprotetta zona verde di Baghdad, dove è stato mostrato tra gli altri ad alcuni parenti delle vittime del regime e a testimoni che hanno deposto al processo conclusosi con la condanna a morte.
«Ho pianto, quando ho visto il cadavere nella bara», ha detto uno di essi, Jawad al Zubaidi, all'emittente Tv al Iraqiya. «Mi sono avvicinato al corpo e ho pensato ai miei tre fratelli e a mio padre che sono morti a causa sua, e gli ho anche sussurrato che questa è la punizione che meritano i tiranni», ha detto ancora al Zubaidi.