Casarano, nei guai un dipendente Inps per abusi su un’operaia

CASARANO - Avrebbe rubato un bacio ad una operaia in cassa integrazione del calzaturificio «Filanto» e costretto la donna a subire palpeggiamenti nel suo ufficio.È finito nei guai, con l’accusa di violenza sessuale, aggravata dall’abuso dei poteri e dalla violazione dei doveri inerenti il pubblico servizio, Gianni Capone, 63 anni, di Lecce, dipendente dell’Inps di Casarano, in pensione dal settembre scorso.

Ieri mattina, l’imputato si è presentato davanti al giudice Simona Panzera per l’udienza preliminare, nel corso della quale la presunta vittima, il marito e i tre figli si sono costituiti parte civile nel processo con gli avvocati Rocco Rizzello e Paolo Cantelmo.

I legali hanno formulato una richiesta di risarcimento danni pari a 100mila euro per l’operaia e a 30mila euro per ciascuno dei suoi familiari.

Il giudice ha inoltre autorizzato la citazione dell’Istituto nazionale della previdenza sociale come responsabile civile.

I fatti contestati risalgono al 28 novembre del 2012.

m.ser.
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