Progetto Regione Puglia L'aeroporto di Grottaglie base per gli aerei-droni Contributi Adp a Ryanair? «Solo con gara pubblica» La proposta di un Lettore //

di FRANCO GIULIANO

BARI - L’aeroporto di Grottaglie diventerà la base logistica di uno dei più interessanti progetti europei sui «Test range» nell’ambito del programma «Horizon 2020» (che prevede un finanziamento complessivo di 80 miliardi di euro, 13 dei quali a carico dell’Italia) nel comparto aerospaziale e della ricerca dell’aviazione del futuro. A definire i dettagli di questa operazione ieri a Roma i vertici di Enac, Enav, Agenzia spaziale, Regione Puglia, Alenia e ministero dei Trasporti. Nella specializzazione degli aeroporti, lo scalo di Taranto-Grottaglie, dunque si consolida definitivamente come un asset strategico per il trasporto cargo nella Regione Puglia e nel Mezzogiorno d’Italia, e si pone «come piattaforma logistica integrata per lo sviluppo e la ricerca nel settore aeronautico, specificamente per la sperimentazione degli aerei senza piloti, considerato il futuro del trasporto aereo».

«Obiettivo del progetto presentato dalla società Aeroporti di Puglia - spiega in un comunicato l’Ente nazionale dell’Aviazione civile - è quello di porre al servizio del sistema delle imprese, una risorsa nazionale in grado di offrire servizi integrati attraverso la disponibilità di infrastrutture, tecnologie, procedure e spazi aerei dedicati». Presenti all’incontro oltre al direttore generale Alessio Quaranta, Giuseppe Acierno, amministratore unico di Adp, Davide Pellegrino, capo di gabinetto della Regione Puglia e lo stesso presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.

«La riunione di ieri a Roma - ha spiegato alla Gazzetta Pierluigi Di Palma, tra i registi di questa operazione targata Puglia - è estremamente importante perché, ancora una volta, la nostra regione diventa il laboratorio di fatto dello sviluppo e della ricerca nel settore aerospaziale». Il presidente della Regione Puglia Vendola, secondo quanto è trapelato, ha garantito «l’inserimento di questo programma nei piani strategici della Regione, collegati all’utilizzo delle risorse comunitarie e ha individuato la stessa società aeroportuale pugliese quale soggetto leader che può garantire e monitorare i tempi di realizzazione del programma, facilitando le relazioni tra assetti istituzionali e industriali coinvolti».

Perché proprio Grottaglie e la Puglia? «All’Enac - è stato spiegato - interessava avere un interlocutore affidabile e soprattutto poter contare su un laboratorio industriale di altissimo livello»: la Puglia aveva questi due requisiti. Inoltre Aeroporti di Puglia era disposta a mettere a disposizione per questo progetto l’aeroporto di Grottaglie dotato di importanti infrastrutture e anche una presenza industriale nel settore aerospaziale di altissimo livello. A fronte di questa dotazione c’è stata anche «la volontà politica della Regione, che si è detta disponibile a inserire nella sua programmazione questa finalità e a garantire le risorse necessarie».

«Al momento non è possibile stabilire l’esatta entità di questo investimento su Grottaglie. Tenuto conto delle complessità delle procedure di finanziamento che prevedono intese tra più Stati e più industrie. Quello che è certo - dicono alcuni tra i protagonisti dell’intesa - è che ieri si è dato vita a un accordo molto importante e che vede Grottaglie come protagonista riconosciuto dalle più importanti istituzioni e industrie del nostro Paese e che elegge di fatto lo scalo di Grottaglie, ormai strategico sul piano industriale».
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