GIACARTA (Indonesia) - È di più di 300 morti il bilancio dello tsunami che ieri ha colpito la costa meridionale dell'isola indonesiana di Giava con un'onda anomala alta circa 3 metri. In base agli ultimi dati diffusi dal ministero della Sanità, si contano 304 morti, 430 feriti, 150 dispersi e 52.700 sfollati. La maggior parte delle vittime si è registrata nella località balneare di Pangandaran.
A provocare il fenomeno è stato un maremoto verificatosi al largo della capitale, Giacarta, a sua volta provocato da un sisma sottomarino dall'intensità pari a 7,7 gradi sulla scala aperta Richter.
Venti tonnellate di medicinali e cibo sono state partite da Giacarta alla volta dei sei distretti di Giava colpiti, mentre i soccorritori continuano a cercare tra le macerie lasciate dall'onda anomala nel timore che decine di persone siano rimaste intrappolate.
Nel 2004, l'Indonesia pagò il prezzo più alto del devastante tsunami di Santo Stefano: 168mila morti su un bilancio complessivo di 220mila vittime.