Un male oscuro minaccia gli ulivi del Salento colpiti 8mila ettari
LECCE - Un «male oscuro» rischia di decimare gli ulivi del Salento. Un nemico subdolo, a cui ancora non si riesce a dare un nome e un volto, ma che potrebbe cambiare drasticamente il volto vegetale del Tacco d’Italia. Gli alberi affetti dal «male oscuro» sembrano colpiti da un incendio. L’epicentro del preoccupante fenomeno è la parte sud-occidentale della provincia, e principalmente le campagne della costa ionica. Tanti i comuni interessati: Parabita (dove sono stati avvistati e segnalati i primi focolai della patologia), Taviano, Racale, Ugento, Melissano, Gallipoli, ma anche Casarano, Galatina, Nardò. Sinora l’allarme è rimasto confinato tra gli addetti ai lavori, che in verità dal mese di aprile, con la costituzione di un pool di esperti dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, del Dipartimento di scienze del suolo della pianta e dell'ambiente dell'Università di Bari, del Cnr, del Consorzio di difesa e dell’Ufficio provinciale dell’agricoltura di Lecce stanno lavorando incessantemente per venire a capo del rebus
16 Settembre 2013
LECCE - Un «male oscuro» rischia di decimare gli ulivi del Salento. Un nemico subdolo, a cui ancora non si riesce a dare un nome e un volto, ma che potrebbe cambiare drasticamente il volto vegetale del Tacco d’Italia.Ad accendere i riflettori sul problema è il «Forum ambiente salute» che chiede il massimo dell’attenzione su una fitopatologia che potrebbe assumere dimensioni enormi, causando perdite incalcolabili. Sinora l’allarme è rimasto confinato tra gli addetti ai lavori, che in verità dal mese di aprile, con la costituzione di un pool di esperti dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, del Dipartimento di scienze del suolo della pianta e dell'ambiente dell'Università di Bari, del Cnr, del Consorzio di difesa e dell’Ufficio provinciale dell’agricoltura di Lecce stanno lavorando incessantemente per venire a capo del rebus.
Cosa sta succedendo, dunque, tra gli uliveti del Salento? Gli alberi affetti dal «male oscuro» sembrano colpiti da un incendio: la chioma verde appare improvvisamente striata di chiazze marrone, come se le lingue di fuoco avessero disseccato alcune porzioni del fogliame. L’epicentro del preoccupante fenomeno è la parte sud-occidentale della provincia, e principalmente le campagne della costa ionica. Tanti i comuni interessati: Parabita (dove sono stati avvistati e segnalati i primi focolai della patologia), Taviano, Racale, Ugento, Melissano, Gallipoli, ma anche Casarano, Galatina, Nardò.
Un’eventuale espansione della fitopatologia, per ora apparentemente confinata, potrebbe portare ad una perdita incalcolabile non solo per l’agricoltura ma anche per l’ambiente.
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