Furto e traffico di rame per oltre due tonnellate arrestati in otto a Bari
BARI - Sono i furti e il riciclaggio di rame il nuovo core business della criminalità L’affare non è solo gestito da italiani ma anche dai rom. Sono questi ultimi che rubavano il rame per rivenderlo ai criminali baresi, guadagnandoci 3 euro al chilo. Poi, nel rione di Bari-Carbonara, in un deposito di via Ponte, 'l'oro rossò veniva sfilettato e fuso, per rendere irriconoscibile la provenienza, e rivenduto con ricarico del 100 per cento ad aziende nazionali e locali. I particolari sul nuovo giro d’affari emergono dall’operazione dei carabinieri che all’alba hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone (tutte italiane, 5 delle quali poste ai domiciliari). Altre 22 sono indagate a piede libero.
Secondo le indagini, era Silvano Scannicchio, di 41 anni, la mente del gruppo criminale. All’uomo il provvedimento restrittivo emesso dal gip Giulia Romanazzi su richiesta del pm inquirente Renato Nitti, è stato notificato in carcere dove l'indagato è detenuto dal 24 giugno scorso per traffico di droga. Scannicchio, secondo gli inquirenti vicino al clan Strisciuglio, è titolare della ditta 'Metal recyclè, azienda che ha sede presso l’abitazione dell’uomo.
L'inchiesta è partita da un controllo occasionale compiuto su un camion che usciva da un deposito. Quindi, si è arrivati a piazzare telecamere per controllare cosa accadeva nella base logistica di Carbonara. "Così – ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Bari, col. Aldo Iacobelli – è stata ricostruita l’intera filiera". Durante una perquisizione è stato sequestrato il libro mastro che ha permesso di fare luce su conti e contatti. I furti di rame hanno interessato, il 27 gennaio 2013, anche la Procura di Bari dove i ladri hanno messo in ginocchio l’impianto di aria condizionata del palazzo di via Nazariantz.
"La flessibilità e la modernizzazione della criminalità organizzata a Bari – ha detto il procuratore Antonio Laudati - fa tutto quello che produce utili a seconda delle contingenze del mercato". Ora le indagini puntano ai rapporti tra la Metal recycle e le aziende che hanno acquistato l’oro rosso a 5/6 euro al chilo.