Un applauso è partito dal pubblico alla lettura della pena dell’ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano. La presidente della Corte ha interrotto un attimo la lettura della sentenza per richiamare tutti all’ordine e ha poi proseguito.
La Corte di Assise di Taranto ha disposto anche l’isolamento diurno di 6 mesi in carcere per Cosima e Sabrina.
Presenti in aula, oltre a una cinquantina di cittadini autorizzati ad assistere al verdetto, la madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, il padre Giacomo Scazzi e il fratello Claudio, che si sono costituiti parte civile al processo.
La corte di assise ha condannato a sei anni di reclusione ciascuno per concorso in soppressione di cadavere Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri.
Due anni di reclusione sono stati inflitti all’ex difensore di Sabrina, Vito Russo, per favoreggiamento. Per tre favoreggiatori, la corte ha inflitto un anno di reclusione ciascuno ad Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano e un anno e 4 mesi a Giuseppe Nigro, con pena sospesa.
ORE 14:30 - L'AVVOCATO DI COSIMA: QUESTA SENTENZA SARA' RIBALTATA IN APPELLO
«Questa sentenza verrà ribaltata totalmente». Lo ha detto l’avvocato Franco De Jaco, uno dei legali di Cosima Serrano, condannata poco fa all’ergastolo dalla Corte di Assise di Taranto nel processo per l’omicidio di Sarah Scazzi. «La Corte si è presa cinque giorni per ribadire le stesse cose che avevano detto i pubblici ministeri».
«La posizione di Cosima meritava un’attenzione particolare. La ricostruzione dei pm era affidata a elementi fantasiosi», ha invece commentato Luigi Rella, uno degli avvocati di Cosima Serrano
ORE 14:40 - MICHELE, COSIMA E SABRINA CONDANNATE A PAGARE I DANNI
La Corte di assise di Taranto, nella sentenza pronunciata poco fa al processo per l’omicidio di Sarah Scazzi, ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana. Nello stesso tempo ha stabilito una provvisionale di 50.000 euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30.000 euro per il fratello Claudio.
ORE 14:42 - LA MAMMA DI SARAH: UNA SENTENZA GIUSTA MA AMARA
«Una sentenza in cui speravo, ma amara». Sono le prime parole di commento pronunciate dalla mamma della piccola Sarah, Concetta Serrano. «Chi uccide merita l'ergastolo». La donna ha anche ringraziato la Procura per il lavoro svolto.
«Speravo in questa sentenza perchè chi uccide merita questo». Certo, ha aggiunto la donna, «questa è comunque una sentenza amara per tutti quanti» e in ogni caso non le dà «nè soddisfazione nè serenità». «Nessuno mi ridarà Sarah, il dolore rimarrà per sempre. L’unica cosa che mi porta un pò di sollievo è che Sarah riceva giustizia».
ORE 14:52 - PROCURATORE SEBASTIO: NON CI SONO STATI ERRORI
«In Italia vige la presunzione di innocenza, e questa è una sentenza di primo grado, ma sembrerebbe che errori macroscopici o grossolani non ne siano stati commessi». Lo ha detto il procuratore capo di Taranto Franco Sebastio, commentando la sentenza del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi.
ORE 14:56 - MICHELE MISSERI NERVOSO PER LE CONDANNE
Michele Misseri «sta molto male, è nervoso per gli ergastoli». Lo ha riferito l’avvocato Luca Latanza, il legale del contadino di Avetrana condannato ad otto anni di reclusione per soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi. Probabilmente non parlerà – ha aggiunto il legale - si chiuderà in casa e non parlerà».
ORE 15:00 - AVVOCATO FAMIGLIA SCAZZI: NON HA VINTO NESSUNO
«Non ha vinto nessuno, perchè Concetta, Giacomo e Claudio hanno perso una figlia e una sorella». Così l’avvocato Walter Biscotti, legale di parte civile della famiglia di Sarah Scazzi, ha commentato la sentenza di condanna all’ergastolo per Cosima Serrano e Sabrina Misseri. «E' una sentenza severa ma era attesa – ha aggiunto - perchè gli uffici del pm hanno fatto un lavoro esemplare che ha fatto emergere in modo inconfutabile le responsabilità».
ORE 15:25 - CORTE TRASMETTE ATTI PER AUTOCALUNNIA MICHELE MISSERI
Nella sentenza per l’omicidio di Sarah Scazzi, la Corte ha disposto la trasmissione di copia degli atti al procuratore della Repubblica nei confronti di Michele Misseri per verificare se esistano elementi per contestargli il reato di autocalunnia. L’agricoltore da due anni si autoaccusa del delitto e della soppressione del cadavere, dopo aver accusato la figlia Sabrina.
La Corte ha inoltre disposto la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo: Ivano Russo, Alessio Pisello, Anna Scredo, Giuseppe Olivieri, Anna Lucia Pichierri, e Giuseppe Serrano. Nei loro confronti i pm avevano ipotizzato nella requisitoria il reato di falsa testimonianza.
ORE 15:36 - LEGALE COSIMA: ABBIAMO ACCONTENTATA OPINIONE PUBBLICA
“Questa è una sentenza che verrà ribaltata totalmente con buona pace dei media e di chi invece ritiene che questa accusa abbia fondamento. Abbiamo accontentato l’opinione pubblica perchè l’antipatia verso queste donne era forte, ma poi vedremo cosa accadrà”. Lo ha detto in una ulteriore dichiarazione a commento della sentenza della Corte di assise di Taranto, l’avv.Francesco De Jaco, uno degli avvocati di Cosima Serrano, condannata all’ergastolo insieme con la figlia Sabrina per l’omicidio di Sarah Scazzi. “Se ci sono state le richieste del pubblico ministero totalmente accolte – ha proseguito – evidentemente qualcosa non ha funzionato nell’analisi. Si sono presi cinque giorni per dire esattamente quello che hanno detto i rappresentanti dell’accusa”.
La difesa di Cosima Serrano – ha aggiunto – si sente “tranquilla per l’appello e per la Cassazione eventualmente”. Il legale ha poi riferito che ascoltando la sentenza, “Cosima non ha pianto, non ha detto niente, ha solo subito questa ignominia e basta”.
ORE 15:38 - MICHELE MISSERI LASCIA L'AULA SENZA PARLARE
Solo un ghigno, un sorriso nervoso in risposta ai giornalisti che gli chiedevano un commento: Michele Misseri, condannato ad otto anni per soppressione di cadavere, ha lasciato il Tribunale di Taranto senza parlare.
Ha parlato solo il suo avvocato, Luca Latanza. «Le sentenze si rispettano – ha detto – attendiamo le motivazioni, sono state accolte le nostre richieste di assoluzione per i due reati minori. È rimasto in piedi il reato più grave. «Vedremo le motivazioni – ha concluso – e decideremo che fare».
ORE 15:46 - LEGALE NIPOTE DI MICHELE: SIAMO INSODDISFATTI
“Prendiamo atto di una sentenza che va rispettata ma che ovviamente non ci lascia soddisfatti”. Lo ha detto l’avv.Raffale Missere, legale di Cosimo Cosma, nipote di Michele Misseri, condannato a 6 anni di carcere per concorso in soppressione di cadavere nel processo di primo grado per l’omicidio di Sarah Scazzi. “Vogliamo capire in che modo - ha precisato – i giudici hanno valutato le accuse e per quale ragione non sono state tenute in considerazione le contraddizioni che abbiamo messo in evidenza nel corso del dibattimento”.
ORE 16:04 - LEGALE CONCETTA: GIUSTIZIA UMANA HA FATTO IL SUO CORSO
«Concetta chiedeva una giustizia inflessibile. Questa è una storia che ha generato dolore a 360 gradi. Una storia che purtroppo ha privato la famiglia Scazzi di una bambina, ma le imputate non hanno fatto alcun passo in avanti, non ci hanno permesso di aiutarle». Lo ha sottolineato l'avv.Nicodemo Gentile, legale di parte civile per la famiglia Scazzi. Secondo il legale, «la giustizia umana ha fatto il suo corso perchè doveva essere una sentenza giusta per il reato commesso e i comportamenti avuti». «Concetta – ha proseguito il legale – è in difficoltà per questo. Sicuramente non andrà a brindare al ristorante con la sua famiglia».
«La prima partita processuale ci dice quello che abbiamo sempre pensato e che ha pensato la procura: ad uccidere Sarah - ha detto – sono state Sabrina e Cosima». «Per Concetta – ha detto ancora – oggi la ferita è ancora aperta, c'è tantissimo dolore perchè in quella casa in cui Concetta mandava la figlia per proteggerla, purtroppo Sarah ha trovato la morte». «E' arrivata una sentenza dura, severa – ha concluso – però proporzionata alla gravità del fatto e soprattutto alle prove che sono state portate nel processo. Gli imputati hanno avuto un comportamento che ha cercato sempre di assicurare loro impunità e non si è mai preso in considerazione il dolore della famiglia Scazzi e di Sarah».
ORE 18:13 - COSIMA A FIGLIA,PERCHE'PIANGI? LO SAPEVAMO
«Perchè piangi? Tanto lo sapevamo»: così Cosima Serrano si è rivolta alla figlia, Sabrina Misseri, al rientro in cella nel carcere di Taranto dopo la sentenza della Corte di Assise che le ha condannate all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi.
Per tutto il tragitto dal Palazzo di giustizia alla casa circondariale, Sabrina ha continuato a piangere, sia pure in maniera contenuta, e ad asciugarsi le lacrime. Nessuna reazione emotiva avrebbe lasciato trasparire invece la madre Cosima.
Le due donne dividono da qualche tempo la cella con una detenuta italiana.
















