Iran - Decimati in un incidente aereo i vertici di comando dei "Pasdaran"
TEHERAN (Iran) - I vertici delle forze terrestri dei Pasdaran, i guardiani della rivoluzione iraniani che rappresentano le forze d'elite del regime, sono stati decimati oggi quando un aereo su cui viaggiavano il comandante e altri sette alti ufficiali è precipitato nel nord-ovest del Paese, vicino alla frontiera con la Turchia.
Tutti gli 11 occupanti del velivolo sono morti: oltre agli otto ufficiali, si trovavano a bordo tre membri dell'equipaggio.
Nel disastro, le cui cause non sono ancora chiarite, sono morti il comandante delle truppe di terra, generale Ahmad Kazemi, il suo vice operativo, Said Soleymani, il capo dell'apparato di intelligence, generale Hanif, e altro quattro componenti del quartier generale.
Il governo e i Pasdaran hanno annunciato l'apertura di inchieste sulle cause. Un portavoce dei guardiani della rivoluzione ha detto che il velivolo ha avuto «problemi tecnici» e che il pilota ha tentato invano un atterraggio d'emergenza.
L'aereo, un "Falcon", era decollato da Teheran diretto a Urumieh, capoluogo della provincia dell'Azerbaigian occidentale, per la maggior parte montuosa e coperta di neve in questi mesi invernali. Lo schianto è avvenuto nei pressi del villaggio di Aidinlou, 12 chilometri da Urumieh.
Il 6 dicembre scorso 109 persone, di cui oltre la metà giornalisti, fotografi e cameraman, erano morte nello schianto di un aereo militare C-130 contro un edificio residenziale vicino all'aeroporto di Teheran, dal quale era appena decollato. Gli operatori della stampa che erano a bordo erano diretti nel sud del Paese per seguire alcune manovre militari.
Nel febbraio del 2003, invece, circa 300 persone, in gran parte Pasdaran, morirono nello schianto di un aereo Ilyushin in volo da Zahedan, vicino al confine con l'Afghanistan e il Pakistan, a Kerman, città nel sud-est dell'Iran.