Germania - Ricostruita la vera storia di Biancaneve, molto bella morì a 21 anni
In attesa che esca nei cinema tedeschi i «Fratelli Grimm» dell'ex Monty Python americano (ma vive a Londra) Terry Gilliam (64 anni) con Monica Bellucci nella parte della strega cattiva, ci pensa la televisione pubblica tedesca a raccontare la vera storia di Biancaneve.
La ragazza molto bella, cresciuta dopo la morte della madre con una matrigna gelosa della sua avvenenza, che ad un certo punto viene mandata a vivere lontano e finisce anche avvelenata (nelle favole dopo avere addentato una mela offerta dalla strega), nella realtà si chiamava Margaretha von Waldeck, ed è vissuta nel XVI secolo.
A lei è dedicata la prima puntata della serie «Favole e saghe», in onda dal 9 ottobre con il titolo «Biancaneve e l'omicidio di Bruxelles».
Anche Margaretha era cresciuta con una matrigna dopo la morte della madre e con il crescere era diventata di una bellezza travolgente. Per questo motivo a 16 anni il padre la mandò via da Waldeck, un paesino dell'Assia, su istigazione della seconda moglie. Nella favola dovette attraversare le foreste «dei sette monti», nella realtà la catena del Siebengebirge (che significa appunto Sette Monti) per arrivare alla corte imperiale di Brabante, l'odierna Bruxelles. Qui sarebbe dovuta diventare dama di corte, ma la sua bellezza attrasse l'attenzione anche dell'erede al trono spagnolo, il futuro Filippo II, e improvvisamente la sua salute cominciò a peggiorare, fino alla morte avvenuta quando aveva 21 anni.
Dai documenti trovati negli archivi statali di Bad Wildungen, una località di cure termali tuttora in funzione a pochi km da Waldeck, da un ricercatore di tradizioni popolari in Assia, Eckhard Sander, risulta che la giovane Margaretha morì avvelenata. Forse costituiva un rischio per il futuro dinastico di Filippo? In anni di ricerche, usate ora per la produzione del documentario del secondo canale pubblico Zdf, Sander ha messo insieme tutti i particolari della povera Margaretha. Ed ha scoperto anche come la storia sia arrivata alle orecchie dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, che nel 1812 pubblicarono per la prima volta la favola di Biancaneve ed i sette nani, diventata uno dei prodotti di maggiore successo mai esportati dalla cultura tedesca.
Alcuni parenti stretti dei Grimm trascorrevano regolarmente periodi di cure termali a Bad Wildungen, ed è risaputo che i due fratelli per le loro storie si rifacevano ai racconti popolari, raccolti di persona oppure ottenuti da intermediari, attingendo ad ampie mani alle storie tramandate oralmente.
Per la stessa serie, sarà trasmessa poi la ricostruzione del «Pifferaio magico di Hamelin». Hamelin (Hameln, in tedesco) era una città sede di un importante mercato da dove sparirono 130 bambini in modo inspiegabile, e secondo la ricostruzione storica la favola si basa su un avvenimento del 1284 quando, nell'ambito della ripopolazione dell'Europa centro-orientale, banditori in vestiti sgargianti con tamburi e pifferi andavano per città sovraffollate a cercare gente disposta ad emigrare.
In quel caso non furono 130 bambini ma giovani uomini, che si trasferirono nell'attuale Brandeburgo o Pomerania, per fondare paesi che ancora portano i nomi di antiche località dei dintorni di Hameln.
Gaetano Stellacci