A settembre interventi di restauro per il castello di Matera. Fondi a disposizione
          MATERA - Comincerà a settembre, a Matera, la seconda fase dei lavori di consolidamento e riqualificazione del cinquecentesco castello «Carlo Tramontano». Gli interventi riguarderanno, in particolare, la parte della struttura interessata da una frana e sono finalizzati alla compressione delle argille particolamente degradate. 
Lo ha annunciato l'ingegner Mario Maragno, progettista e direttore dei lavori della Soprintendenza ai beni architettonici e il Paesaggio della Basilicata. L' intervento rientra in un finanziamento complessivo di 1,5 milioni di euro (800mila dei quali già spesi per altre opere) previsti dall'accordo quadro Stato-Regione Basilicata e da risorse del gioco del Lotto. Dopo questa fase gli interventi riguarderanno il recupero del fossato con il ripristino delle pareti tufacee, utilizzando in parte gli antichi conci e riproponendoli nello stesso sito: sono già state avviate le richieste di finanziamento, per circa un milione di euro.
 
«Il fossato - ha spiegato Maragno - potrà essere utilizzato come percorso didattico e per ospitare iniziative culturali e musicali. Una opportunità che si aggiunge a quella del piazzale, già evidenziata con il concerto di Claudio Baglioni dello scorso anno. Sarà importante, a completamento delle opere, individuare per tempo una soluzione gestionale degli spazi recuperati che valorizzi l'antico maniero».
La Soprintendenza procederà anche a dei sondaggi nel fossato allo scopo di verificare le relazioni tra le cisterne presenti nel castello e quelle del sito, anche in previsione di un eventuale collegamento del fossato con il cunicolo che alimentava nel secolo scorso la fontana ferdinandea di piazza Vittorio Veneto.
Lo ha annunciato l'ingegner Mario Maragno, progettista e direttore dei lavori della Soprintendenza ai beni architettonici e il Paesaggio della Basilicata. L' intervento rientra in un finanziamento complessivo di 1,5 milioni di euro (800mila dei quali già spesi per altre opere) previsti dall'accordo quadro Stato-Regione Basilicata e da risorse del gioco del Lotto. Dopo questa fase gli interventi riguarderanno il recupero del fossato con il ripristino delle pareti tufacee, utilizzando in parte gli antichi conci e riproponendoli nello stesso sito: sono già state avviate le richieste di finanziamento, per circa un milione di euro.
«Il fossato - ha spiegato Maragno - potrà essere utilizzato come percorso didattico e per ospitare iniziative culturali e musicali. Una opportunità che si aggiunge a quella del piazzale, già evidenziata con il concerto di Claudio Baglioni dello scorso anno. Sarà importante, a completamento delle opere, individuare per tempo una soluzione gestionale degli spazi recuperati che valorizzi l'antico maniero».
La Soprintendenza procederà anche a dei sondaggi nel fossato allo scopo di verificare le relazioni tra le cisterne presenti nel castello e quelle del sito, anche in previsione di un eventuale collegamento del fossato con il cunicolo che alimentava nel secolo scorso la fontana ferdinandea di piazza Vittorio Veneto.