«Clementina Cantoni è libera e sta bene»

BARI - Dopo 24 giorni di prigionia, è stata rilasciata Clementina Cantoni, la cooperante italiana di Care International rapita a Kabul mentre lasciava il suo ufficio a bordo di un'auto. A dare la notizia è stato nella prima serata di oggi il portavoce del ministero dell'interno afghano, Lutfullah Mashal. «Clementina è stata rilasciata», ha dichiarato.
Fonti della Farnesina hanno affermato che la ragazza sta bene, che ha parlato con i suoi genitori e che si trova al momento all'interno del ministero afghano insieme all'ambasciatore italiano. La volontaria, inoltre, rientrerà al più presto in Italia.
Successivamente, da fonti investigative si è appreso che la cooperante è stata rimessa in libertà dai suoi sequestratori dopo che è stata rilasciata la madre di Timor Shah, il capo della banda dei rapitori.
Il ministro dell'interno afghano, però ha detto questa sera a Kabul che non è stata fatta nessuna concessione per la liberazione dell'italiana Clementina Cantoni.
«Non abbiamo fatto concessioni ai rapitori», ha detto il Ministro Ali Ahmad Jalali in una conferenza stampa. «E' il risultato di un duro lavoro della polizia e della nazione», ha aggiunto.
La madre di Timor Shah era in stato di fermo con l' accusa di favoreggiamento perchè coinvolta in un precedente sequestro di persona.
Si tratta del rapimento di Afis Zadran, il figlio di un uomo d'affari afghano, che venne sequestrato nei mesi scorsi e che è morto poco dopo il rapimento.
Responsabili di questo delitto sono stati ritenuti gli uomini della banda di Timor Shah, diversi dei quali sono stati nel frattempo arrestati.
La madre del capobanda, secondo quanto trapelato nei giorni scorsi, già da tempo era stata messa a disposizione da parte delle autorità afghane per un eventuale scambio con Clementina: si trovava in una pensione, vigilata da personale da agenti locali.
LA GIOIA
Immediatamente la notizia ha fatto il giro del mondo ed è stata accolta con grande sollievo, in primis, dalla famiglia della ragazza. «Vi saluta mia figlia, grazie», ha detto Fabio Cantoni, il padre di Clementina, affacciandosi alla finestra dalla casa milanese di via Giorgio Jan, rivolgendosi ai giornalisti mentre teneva in mano un telefono. Fabio Cantoni per tutta la durata del sequestro non aveva mai rilasciato personalmente delle dichiarazioni.
Grande soddisfazione è stata espressa da vertici istituzionali: dalla «gioia» del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi (che proprio oggi aveva fatto un ennesimo appello per la liberazione della ragazza); alla «soddisfazione e compiacimento» espressi dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi; fino all'«enorme sollievo», del ministro degli esteri Gianfranco Fini. L'intero mondo politico ha inviato messaggi di gioia («Finalmente una buona notizia, è finita una lunga angoscia, speriamo che arrivi presto in Italia» ha detto Romano Prodi).

AL SUO ARRIVO IN ITALIA SARA'SENTITA DA PROCURA ROMA
ROMA - Clementina Cantoni non appena giungerà in Italia sarà ascoltata dalla Procura della Repubblica di Roma. E' quanto si apprende da fonti di Piazzale Clodio.
La cooperante italiana dovrebbe essere ascoltata dal capo del pool antiterrorismo della Procura, Franco Ionta, che nelle scorse settimane aveva aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di sequestro a scopo di terrorismo. Una ipotesi suscettibile di modifiche alla luce delle notizie che si sono susseguite in merito al sequestro della Cantoni.
Al momento non si sa quando la cooperante italiana potrà fare ritorno in Italia e quindi essere sentita in Procura. Proprio oggi era stato deciso l'invio a Kabul dei carabinieri del Ros per indagare sulle novità del sequestro.

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