Gallipoli, villeggianti e turisti adottano la spiaggia della «Purità»

di GIUSEPPE ALBAHARI

GALLIPOLI - Valorizzare la piccola spiaggia della Purità, che il mare ha donato al centro storico accumulando un abbraccio di sabbia alla base delle mura urbiche, pulendola e conservandola gratuitamente alla fruizione pubblica. E’ lo scopo di un’associazione, senza scopo di lucro è superfluo aggiungere considerata la premessa, denominata «Spiaggetta della Purità», recentemente costituita da alcuni frequentatori abituali; i quali non hanno chiesto nulla alla mano pubblica, alias Comune, e proposto invece - ricevendone l’autorizzazione - di farsi carico di attualizzare il ruolo svolto in passato dalla Purità sul fronte dell’offerta turistica. Si tratta, soprattutto ma non solo, di persone che abitano nella città vecchia, compresi i «forestieri» che vi hanno acquistato casa, tutte innamorate - sarebbe riduttivo qualsiasi altro termine - della Purità. Si sono riunite - dinanzi ad un notaio, beninteso, per dare ufficialità e serietà all’iniziativa - ed hanno costituito il sodalizio. 

Obiettivo, come detto, fornire un servizio che è innanzitutto di pulizia giornaliera della sabbia, da effettuare anche con l’impiego di una macchina, di cui sono pronti a farsi carico tanto dell’onere d’acquisto, quanto del corrispettivo dell’addetto. Inoltre, sono previste installazione di postazioni doccia e posizionamento di contenitori per i rifiuti e, in generale, attività di ordine e pulizia, in sinergia, come sottolinea l’Area preposta alle politiche del territorio del Comune, con le opere in corso per migliorare la fruizione complessiva del sito, che riguardano il restauro tanto delle mura, quanto dei «fornici» sottostanti, cui il Comune affida il compito di rivitalizzare l’intero ambito. 

L’associazione «Spiaggetta della Purità» ha iniziato, nei giorni scorsi, l’opera di pulizia. Per i soci? No, l’impegno è pulire la totalità della spiaggia per la totalità della popolazione, curando anche che rimanga pulito il fondale antistante, ma non è forse neppure il fine sociale più ambizioso. I soci - fondatori e aderenti che ne condivideranno lo spirito altamente sociale - intendono infatti proporre la Purità come luogo d’aggregazione sociale, di svago, di svolgimento di attività culturali e sportive, facendo su tutto splendere un faro: conservare il suo grande valore paesaggistico e l’utilizzo pubblico, libero e gratuito della spiaggia. Insomma, un’iniziativa che può diventare emblematica della partecipazione dei cittadini al concorso del bene comune, in rapporto alle proprie risorse, non solo finanziarie. Insomma, una sorta di nuovo «campanilismo» altamente civico. Da sostenere.
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