Filmati mentre rapinano furgone
FOGGIA - «Io non c’entro con la rapina, vi sbagliate, sto raccogliendo la verdura». Ci ha provato Pietro Stramacchio a negare d’essere uno dei due rapinatori che poco prima avevano rapinato in via del Mare un furgone carico di sigarette per un valore di 80mila euro. E per farlo ha mostrato la busta della... spesa: c’era sì un po' di verdura ma anche un inibitore di frequenze per rendere inoffensivo l’allarme satellitare gps del furgone rapinato, in modo da evitare che il mezzo fosse rintracciato. Adesso Pietro Stramacchio, 34 anni, foggiano, è in cella per concorso in rapina e porto e detenzione illegale d’ar mi: le indagini proseguono per identificare i due complici. L’arresto è stato eseguito su via del Mare dagli agenti della sezione antirapina della squadra mobile e dai colleghi delle «volanti».
I particolari sono stati resi noti in una conferenza stampa in Questura. Nel mirino di 3 rapinatori (i due esecutori del colpo e un complice che doveva seguirli in auto) sono finiti due dipendenti della ditta di trasporto «Ant» di Foggia, che stava consegnando sigarette a rivendite di tabacchi cittadine. Quando il mezzo si è fermato in via Leone XIII 150 davanti ad un tabaccaio per l’ennesima consegna, due banditi incappucciati e con pistole hanno minacciato conducente e passeggero, li hanno fatti scendere, sdraiare a terra, malmenati e sono fuggiti con il mezzo in direzione della Cartiera. Sequenze riprese da alcune telecamere e diffuse dalla Questura.
Il furgone era munito di «immobilizer satellitare», per cui dopo un chilometro s’è fermato in mezzo alla strada e i due rapinatori hanno abbandonato il carico fuggendo a piedi. Grazie all’allerme immediato, in via del Mare sono confluite «volanti» e squadra mobile: hanno visto il furgone e nei campi l’uomo poi identificato per Stramacchio. Alla vista dei poliziotti avrebbe finto d’essere lì per raccogliere verdura mostrando la busta, dove c’era anche l’inibitore gps. Stramacchio era inoltre vestito - secondo l’accusa - come il rapinatore che aveva aggredito il passeggero del furgone. «Abbiamo diffuso il filmato della rapina» ha detto il capo della squadra mobile Alfredo Fabbrocini «perchè se qualcuno riconosce il secondo rapinatore ce lo segnali anche in forma anonima».
I particolari sono stati resi noti in una conferenza stampa in Questura. Nel mirino di 3 rapinatori (i due esecutori del colpo e un complice che doveva seguirli in auto) sono finiti due dipendenti della ditta di trasporto «Ant» di Foggia, che stava consegnando sigarette a rivendite di tabacchi cittadine. Quando il mezzo si è fermato in via Leone XIII 150 davanti ad un tabaccaio per l’ennesima consegna, due banditi incappucciati e con pistole hanno minacciato conducente e passeggero, li hanno fatti scendere, sdraiare a terra, malmenati e sono fuggiti con il mezzo in direzione della Cartiera. Sequenze riprese da alcune telecamere e diffuse dalla Questura.
Il furgone era munito di «immobilizer satellitare», per cui dopo un chilometro s’è fermato in mezzo alla strada e i due rapinatori hanno abbandonato il carico fuggendo a piedi. Grazie all’allerme immediato, in via del Mare sono confluite «volanti» e squadra mobile: hanno visto il furgone e nei campi l’uomo poi identificato per Stramacchio. Alla vista dei poliziotti avrebbe finto d’essere lì per raccogliere verdura mostrando la busta, dove c’era anche l’inibitore gps. Stramacchio era inoltre vestito - secondo l’accusa - come il rapinatore che aveva aggredito il passeggero del furgone. «Abbiamo diffuso il filmato della rapina» ha detto il capo della squadra mobile Alfredo Fabbrocini «perchè se qualcuno riconosce il secondo rapinatore ce lo segnali anche in forma anonima».