E' Capodanno a Phuket, tra lacrime e feste
PHUKET (THAILANDIA) - E' arrivato sei ore prima - le 18, in Italia - il capodanno a Phuket, in Thailandia. E nella città dove il maremoto ha fatto migliaia di morti e dispersi, tra cui un numero ancora imprecisato di cittadini italiani, non si è rinunciato alla festa.
Ma nessuno ha potuto fare finta di niente. E così anche nella pagana Bangla road, la strada «dei bar, del divertimento e del sesso», in molti si sono riuniti a mezzanotte per ricordare le vittime dello tsunami. Con una candela e una rosa. E qualche lacrima.
La festa, dunque. Non è stata certo quella degli anni passati, quando la Laguna, il lungomare di Patong, era invaso dalla gente, dalle luci e dai suoni. Anche perchè oggi quel lungomare, semplicemente, non c'è più.
Basta però girare l'angolo, andare dove l'onda non è arrivata, e nulla davvero sembra cambiato.
A Bangla road il Capodanno si è svolto anche stavolta in grande stile. Luminarie, musica a tutto volume, perfino un gruppo di ballerine da Crazi Horse, versione thailandese. I locali sono affollati. Molti i turisti occidentali, di tutte le età, e quasi tutti accompagnati da ragazze del posto. Nel Bangla bar il paradosso è stridente: la tv trasmette le immagini del disastro, mentre attorno al bancone tutti chiacchierano e bevono birra.
Al Balcony restaurant, invece, si sono ricordati del fatto. Su ogni tavolo c'è un segnaposto dove c'è scritto che «il 10% del conto sarà devoluto alle vittime e ai sopravvissuti della tragedia». Chissà poi se sarà davvero così. Anche un gruppo di travestiti si fa largo, tra la folla e le telecamere delle tv di mezzo mondo: pure loro chiedono «donazioni per le vittime dello tsunami».
Ma a Bangla road, il momento più toccante è proprio allo scoccare della mezzanotte, quando la folla si riunisce - ognuno con una candela e una rosa bianca in mano - e per ricordare i morti cantando.
Nel resto della città, comunque, il 2004 è stato decisamente salutato sotto tono. Molti i ristoranti e i locali semivuoti, mentre nei grandi alberghi le feste in programma sono state tutte annullate o ridimensionate. Al Palace, ad esempio, l'hotel che ospita anche gli uomini della protezione civile e molti italiani, un cartello avvisa, che per rispetto della famiglia reale (in seguito alla morte del nipote del re nel maremoto ndr.) dei parenti e degli amici delle vittime del disastro i festeggiamenti «non sono stati ritenuti appropriati». Niente fuochi e solo musica di sottofondo.