Martina, vandali all'opera istituto Archimede chiuso

di PASQUALE D’ARCANGELO

MARTINA FRANCA - Volevano colpire soltanto l’Archimede, la sezione staccata dell’istituto professionale tarantino, diretto dalla preside Rosina D’Onofrio, che nel plesso del Geometri realizzato dalla Provincia ospita quasi 220 alunni in 13 classi, con la direzione di Anania Chiarelli. Nel corso della notte si sono introdotti al primo piano della scuola e l’hanno danneggiata senza pietà, servendosi dei 20 estintori in dotazione per l’antincendio. Hanno rotto di tutto, finanche le macchinette per il caffè, divelto cartelloni, cattedre, banchi, piante e quant’altro gli è capitato a tiro. Poi hanno aperto gli estintori spargendo le polveri in ogni aula e nei corridoi. Solfati di potassio e carbonato di calcio, che non sono nocivi ma possono causare pericolose allergie.Ma i pericolosi per la salute ci sono. E il sindaco Franco Palazzo, subito avvertito dal dirigente dei vigili urbani Vincenzo Cannarile intervenuto sul posto con una pattuglia assieme agli uomini del Commissariato, che subito hanno fatto intervenire la scientifica per i rilievi necessari alle indagini. 

E’ il quarto raid notturno in un anno, infatti, che viene compiuto all’Archimede. Ora toccherà all’ufficio tecnico della Provincia intervenire prontamente con una ditta specializzata per liberare la scuola dalle polveri chimiche e consentire la riapertura della scuola in un paio di giorni, mentre il personale è già al lavoro per la sistemazione della classi. 

“E’ con vero rammarico che prendo atto di questo nuovo episodio di vandalismo che ha colpito la nostra scuola, che da 50 anni continua a intessere un’azione formativa per collegare i giovani al mondo del lavoro”, dice il direttore Anania Chiarelli, fortemente amareggiato, ma pronto ad animare il personale a rimettere tutto a posto per riaprire la scuola. Una scuola che i ripetuti raid vandalici, favoriti anche dalla mancanza di manutenzione all’impianto di allarme, predisposto per un istituto e poi sdoppiato. Finora dall’Archimede sono spariti computer, stampanti, note book, macchine fotocopiatrici, impianto stereo, videoproiettore e altre attrezzature delle aule e dai laboratori. “Putroppo dopo tanti furti, stavolta dobbiamo registrare un drammatico momento di teppismo”
Privacy Policy Cookie Policy