«Disgraziati» Ferrara in Tv offende i magliesi che manifestavano contro Ruby
di ANGELA LEUCCI
MAGLIE - I manifestanti anti-Ruby di sabato scorso reagiscono alle offese di Giuliano Fer rara che l’altra sera, nel corso della trasmissione “Qui Radio Londra”, in cui il giornalista ha mandato in onda alcuni video tratti da Youtube della manifestazione salentina aveva parlato di “linciaggio morale”, dipingendo Ruby come una povera vittima che faceva solo il suo lavoro ed è stata assaltata da una folla inferocita, quasi “lapidata”. Ferrara ha aggiunto di aver constatato che nel suo Paese c’è gente che ha scambiato il proprio cuore di carne con un cuore di pietra. «Che orrore - ha detto - sputacchiata, insolentita, battevano le mani sulla macchina che la stava portando in una discoteca. Queste cose accadute a Maglie, in Puglia - ha aggiunto Ferrara - accadono nel paese dei talebani. Non ce l’ho con questi disperati, sciagurati, che hanno manifestato, ce l’ho con chi li eccita”.
La protesta, contrariamente a quanto affermato da Ferrara, è stata invece pacifica. Già nei giorni precedenti, nel gruppo Facebook che l’ha organizzata, “Ruby Rubasoldi a Tempo Zero”, si sono cercati di sedare gli animi di sparute persone che avevano proposto di portare ortaggi alla manifestazione. Ma ortaggi non ci sono stati, né sputi, né azioni di forza sulla limousine che trasportava la ragazza, coetanea della maggior parte dei manifestanti. Anzi, la protesta non ha voluto scagliarsi contro una persona, ma contro un sistema distorto nel riconoscimento dei meriti artistici.
“Non ritengo – spiega Laura Ingrosso, una dei responsabili del gruppo - di avere un cuore di pietra. È facile sputare sentenze senza che nessuno possa replicare alle imprecisioni che ieri sera sono state dette nel programma. Non ci si può chiamare sciagurati, solo perché abbiamo deciso di voler esprimere la nostra opinione. La protesta non è stata fatta contro la signorina Ruby, ma contro il metodo di ingaggiare una persona senza meriti artistici, solo per mostrare il suo corpo, ed essere pagata tanto. Ferrara è un giornalista e dovrebbe riportare i fatti così come sono: non abbiamo sputacchiato Ruby, né abbiamo battuto sulla sua macchina. È stata una protesta del tutto pacifica, non ci sono stati scontri, nemmeno insulti con epiteti scontati nei confronti della signorina, abbiamo gridato solo vergogna, eravamo muniti solo di fischietti, della nostra voce e di tanta tanta indignazione. Tantissime ragazze vengono da situazioni difficili lottano ogni giorno per costruirsi un futuro migliore senza usare scorciatoie”.
MAGLIE - I manifestanti anti-Ruby di sabato scorso reagiscono alle offese di Giuliano Fer rara che l’altra sera, nel corso della trasmissione “Qui Radio Londra”, in cui il giornalista ha mandato in onda alcuni video tratti da Youtube della manifestazione salentina aveva parlato di “linciaggio morale”, dipingendo Ruby come una povera vittima che faceva solo il suo lavoro ed è stata assaltata da una folla inferocita, quasi “lapidata”. Ferrara ha aggiunto di aver constatato che nel suo Paese c’è gente che ha scambiato il proprio cuore di carne con un cuore di pietra. «Che orrore - ha detto - sputacchiata, insolentita, battevano le mani sulla macchina che la stava portando in una discoteca. Queste cose accadute a Maglie, in Puglia - ha aggiunto Ferrara - accadono nel paese dei talebani. Non ce l’ho con questi disperati, sciagurati, che hanno manifestato, ce l’ho con chi li eccita”.
La protesta, contrariamente a quanto affermato da Ferrara, è stata invece pacifica. Già nei giorni precedenti, nel gruppo Facebook che l’ha organizzata, “Ruby Rubasoldi a Tempo Zero”, si sono cercati di sedare gli animi di sparute persone che avevano proposto di portare ortaggi alla manifestazione. Ma ortaggi non ci sono stati, né sputi, né azioni di forza sulla limousine che trasportava la ragazza, coetanea della maggior parte dei manifestanti. Anzi, la protesta non ha voluto scagliarsi contro una persona, ma contro un sistema distorto nel riconoscimento dei meriti artistici.
“Non ritengo – spiega Laura Ingrosso, una dei responsabili del gruppo - di avere un cuore di pietra. È facile sputare sentenze senza che nessuno possa replicare alle imprecisioni che ieri sera sono state dette nel programma. Non ci si può chiamare sciagurati, solo perché abbiamo deciso di voler esprimere la nostra opinione. La protesta non è stata fatta contro la signorina Ruby, ma contro il metodo di ingaggiare una persona senza meriti artistici, solo per mostrare il suo corpo, ed essere pagata tanto. Ferrara è un giornalista e dovrebbe riportare i fatti così come sono: non abbiamo sputacchiato Ruby, né abbiamo battuto sulla sua macchina. È stata una protesta del tutto pacifica, non ci sono stati scontri, nemmeno insulti con epiteti scontati nei confronti della signorina, abbiamo gridato solo vergogna, eravamo muniti solo di fischietti, della nostra voce e di tanta tanta indignazione. Tantissime ragazze vengono da situazioni difficili lottano ogni giorno per costruirsi un futuro migliore senza usare scorciatoie”.