Sciopero alla Tirrenia ferme anche le navi per Durazzo e Tremiti

ROMA – Sono cinque le navi della Tirrenia che resteranno ferme oggi per lo sciopero di 24 ore dei lavoratori del gruppo proclamato dai sindacati dei trasporti. Gli altri cinque collegamenti in programma oggi verranno invece garantiti per per legge, trattandosi di collegamenti minimi essenziali. 

Lo sciopero, che interessa tutte le corse con orario di partenza programmato per oggi, coinvolgerà cinque navi – fanno sapere i sindacati -, tutte in partenza in serata: Napoli-Palermo, Palermo-Napoli, Cagliari-Napoli, Bari-Durazzo e il collegamento merci Ravenna-Catania. Sono invece garantiti – come informa la stessa Tirrenia sul proprio sito web – le linee passeggeri Genova-Porto Torres e ritorno; Civitavecchia-Cagliari e ritorno; Civitavecchia-Olbia e ritorno; Termoli – Isole Tremiti e ritorno; e la linea merci Genova-Livorno-Cagliari e ritorno.


FILT: ALTISSIMA PARTECIPAZIONE A SCIOPERO 
“Altissima la partecipazione allo sciopero nazionale di 24 ore di Tirrenia da parte del personale marittimo e praticamente totale tra gli amministrativi”. Lo riferisce la Filt Cgil in merito alla protesta indetta unitariamente con Fit Cisl e Uiltrasporti, a seguito “della decisione unilaterale di avvio della procedura per il ricorso alla cigs per 722 marittimi della compagnia”. 

“Nel rispetto dei collegamenti garantiti dalla legge - riferisce la Filt – alcuni traghetti dei trasferimenti odierni da Napoli, Palermo, Cagliari, Bari, Catania e Ravenna non effettueranno il servizio ed altri da Genova e da Civitavecchia per la Sardegna subiranno ritardi. Inoltre nella mattinata si sono svolti cortei e presidi molto partecipati, a Napoli con circa 500 lavoratori, a Genova, a Bari ed a Civitavecchia. A Napoli e Genova le delegazioni di lavoratori hanno incontrato i prefetti delle città, ottenendo impegni a sollecitare il Commissario per la salvaguardia dell’occupazione. A Venezia ha scioperato circa il 90% del personale della Divisione Adriatica”. 

Secondo quanto riferisce infine la Federazione dei trasporti della Cgil, “i lavoratori ed il sindacato con lo sciopero e le manifestazioni chiedono il rispetto degli impegni assunti dal Governo e dal Commissario straordinario, a tutela dell’occupazione e delle condizioni di lavoro e per queste ragioni domani al Ministero respingeremo la richiesta di cigs”.


(Protesta dei marittimi al porto di Bari - Foto Luca Turi)
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