Vendola: «Il Pd mi voleva come legna da forno per Casini» Il videomessaggio
Il presidente uscente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola, ha vinto le primarie del centronistra in Puglia e da oggi ha iniziato a lavorare per sceglie una strada diversa dalle vendette: tenere unito il fronte (forse coinvolgendo anche lo stesso Boccia in un progetto di governo) e, se è possibile, allargarlo. Perché ora incomincia la vera sfida. Da dove iniziare? «Dal Sud», dice. Bersani: resta il progetto della coalizione. D'Alema: sosterremo Nichi. Le congratulazioni di Rita Borsellino. Manovre di «avvicinamento» da parte dell'Idv. In serata Nichi Vendola a Porta a Porta spara una battuta contro il Pd
ORE 10.49 - BARBI, VINCE LA DEMOCRAZIA DEI CITTADINI
Le primarie pugliesi hanno inviato al Pd un «doppio messaggio»: «ha vinto la democrazia dei cittadini e ha perso «un modo oligarchico di fare politica»: ad affermarlo è Mario Barbi, del Pd. «Le primarie per il Pd non sono un 'optional' – sottolinea - ma un elemento costitutivo del partito e della sua concezione della politica. In questo senso, il Pd ha vinto nonostante se stesso. Gli elettori del Pd hanno respinto la linea D’Alema-Bersani di decidere a tavolino i candidati».
«Con la preferenza espressa per Vendola – prosegue la sua analisi – gli elettori del centrosinistra, oltre che rifiutarsi di consegnare all’Udc le chiavi della coalizione e di legittimare la politica dei due forni, hanno respinto un modo oligarchico di fare politica. È stata una bella vittoria della democrazia e dell’idea del Pd come partito aperto. Speriamo che ora gli alchimisti del 'laboratorio pugliesè smettano di raccontarci che il problema è il populismo e la personalizzazione della politica e non la loro idea professionistica del Pd e la loro concezione partitocentrica della democrazia». «Se si fossero fatte subito le primarie ovunque sarebbe stato meglio per tutti, per il Pd e per la democrazia italiana. Ora – conclude – in Puglia si può vincere».
0RE 10.51 - ENRICO LETTA: BATTAGLIA BOCCIA ERA GIUSTA
''La battaglia politica che Francescoe tutti noi abbiamo fatto in Puglia era giusta. Nonostante il risultato che ovviamente rispettiamo e sul quale dobbiamo riflettere”. Lo afferma il vicesegretario del Pd Enrico Letta. “E' la battaglia di un PD che sa di dover uscire dall’angolo del suo elettorato tradizionale per poter battere la destra. Per dare conto della speranza che hanno riposto i 3 milioni di militanti che hanno partecipato il 25 ottobre. Grazie a tutti coloro che in queste difficili giornate ci hanno messo il cuore e la testa, hanno dedicato giornate di ferie dal loro lavoro (altrochè 'apparati' come qualcuno ha voluto raccontare). Grazie soprattutto a Francesco – conclude – che ha accettato con impegno e generosità di mettersi a disposizione di un progetto che certo non si ferma oggi”.
ORE 11.19 - D'ALEMA: IN PUGLIA SOSTENERE LEALMENTE VENDOLA
“La larga vittoria di Nichi Vendola nelle elezioni primarie del centrosinistra pugliese conferma il legame del presidente della nostra Regione con tanta parte dell’elettorato del centrosinistra, compresi gli elettori del Partito Democratico”. E' quanto afferma il presidente della Fondazione Italianieuropei Massimo D’Alema in una nota, in merito all’esito delle elezioni primarie in Puglia. “Prendo atto di questo risultato - prosegue D’Alema - e della necessità, quindi, per il PD, di sostenere lealmente Vendola come già facemmo nelle elezioni regionali del 2005”. “Voglio esprimere la mia gratitudine a Francesco Boccia, che si è assunto la responsabilità di una sfida difficile con un candidato così radicato e popolare. Questo confronto -sottolinea D’Alema- non è nato da ostilità verso Vendola, bensì dalla necessità di far avanzare un nuovo processo politico in grado di unire le forze oggi all’opposizione del governo Berlusconi per avvicinare una prospettiva di alternativa e per rafforzare una battaglia meridionalistica".
“Questa esigenza - afferma D’Alema - rimane di fronte a noi e c'è da sperare che il risultato delle elezioni primarie pugliesi non determini un ritorno indietro dell’UDC rispetto alle alleanze che sono state costruite e ci hanno consentito, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, di vincere le elezioni amministrative in tanta parte della Puglia nella primavera del 2008". "E' evidente - dice D’Alema - che non siamo riusciti, nel breve tempo di questa campagna elettorale, a rendere chiaro anzitutto ai nostri elettori la portata del confronto in cui ci siamo impegnati e di ciò avverto anche io la mia parte di responsabilità. E’ essenziale - conclude D’Alema - che ora il Partito Democratico ritrovi la sua unità nello sforzo di costruire intorno al candidato Nichi Vendola la convergenza più ampia possibile e di rafforzare l’ispirazione riformista della nostra proposta di governo per la Puglia”.
ORE 11.41 - PISICCHIO (API): ORA CONTENUTI E PROGRAMMI
"Adesso e' il tempo dei contenuti, dei programmi e della definizione di ruoli e spazi partecipativi delle culture politiche presenti nel tessuto pugliese, a cominciare dal centro riformista interpretato dall’Alleanza per l'Italia “. Lo afferma Pino Pisicchio, deputato barese di Alleanza per l’Italia, dopo la vittoria di Nichi Vendola alle primarie. “Le proporzioni della vittoria di Vendola alle primarie - continua Pisicchio – sono state tali da legittimarne, pur all’interno di uno strumento di selezione delle candidature, l'elezione primaria, che non appartiene alla nostra cultura, una piena capacità di rappresentanza di un’area vasta in cui la sinistra è parte ma non è tutto. Chapeau, dunque, a Vendola che offre con il risultato di ieri una importante ragione di riflessione, anche a fronte della sbrigativa modalità con cui il centro-destra ha dichiarato nelle stesse ore la sua candidatura”, conclude.
ORE 11.42 - VENDOLA A D'ALEMA: SIAMO ENTRAMBI PIU'FORTI
«Che cosa dico a D’Alema? Che oggi siamo entrambi più forti». Lo afferma il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), all’indomani della schiacciante vittoria alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente alle regionali di marzo. Vendola ha sconfitto il candidato proposto dal Pd, Francesco Boccia, con una larga maggioranza (73% circa). «Penso – dice Vendola – che in Puglia abbiamo condiviso una esperienza straordinaria e ora possiamo, insieme, tutti gli attori del centrosinistra, costruire una grande vittoria contro il centrodestra qui in Puglia».
ORE 12.32 - BERSANI: SIAMO STATI COERENTI MA NON CAPITI
Il Partito Democratico in Puglia ha seguito la «coerenza» politica nel tentativo di allargare la colazione all’Udc, una coerenza «che ci ha portato a rischiare» ma «non siamo stati capiti». Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, rivendica, a quanto si apprende, la decisione di candidare Francesco Boccia contro il governatore Nichi Vendola nelle primarie pugliesi che ieri hanno premiato il presidente della Regione. Bersani ribadisce l’esigenza di allargare l’alleanza all’Udc ma ammette che, nel caso pugliese, «siamo arrivati alle primarie con un percorso controverso e confuso».
«In Puglia – ha affermato il segretario – siamo stati coerenti nel progetto di avvicinare le forze di opposizione e quando la polvere si sarà depositata risulterà evidente per tutti la possibilità del Pd di essere competitivo».
ORE 12.40 - BERSANI: OK A NICHI, MA RESTA IL PROGETTO
“Le primarie le abbiamo inventate noi e sappiamo bene come ci si comporta: si appoggia con convinzione chi ha vinto e noi siamo determinatissimi a sostenere Vendola ma resta davanti a noi la proposta di favorire la convergenza di tutte le opposizioni in un percorso di alternativa alla destra”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, arrivando alla Direzione del partito, spiega come il Pd si comporterà dopo la vittoria di Nichi Vendola alle primarie pugliesi. “In 10 regioni abbiamo già candidato e coalizione – sostiene Bersani - e l’obiettivo è unire le forze di opposizione per creare un’alternativa alla destra. Non siamo alla ricerca di qualsivoglia accrocchio”.
ORE 12.54 - VENDOLA: DA COSA SI PARTE ORA? DAL SUD
"Da cosa si parte oggi? Oggi si parte dal rimettere a fuoco il nostro territorio, il Sud, la Puglia”. Lo ha detto stamani il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), vincitore delle primarie del centro sinistra in Puglia. “Si riparte esattamente dai punti centrali – ha detto Vendola – di una battaglia politica fondamentale, quella contro tutte le forme di precarietà: precarietà nel lavoro, precarietà nella scuola, precarietà nella vita, precarietà dell’ambiente, precarietà nei valori che sono bombardati quotidianamente da un modello di sviluppo che non è rispettoso delle persone e dell’ambiente naturale”. “Si riparte da qui”, ha concluso.
ORE 13.04 - BINDI: NON SI USINO LE PRIMARIE PER RESA CONTI INTERNA
"Le primarie sono uno strumentostraordinario che non va utilizzato per una resa dei conti all’interno dei partiti ma per scegliere i candidati migliori per battere gli avversari politici”: questo il commento del presidente del PD, Rosi Bindi, intervenendo a 'Radio 24'.
“Non è una sconfitta del mio partito è una scelta dei nostri elettori e di quelli del centrosinistra che noi dobbiamo considerare positiva. Vince il Presidente della Regione che è stata governata con un apporto determinante del partito democratico quindi è una vittoria di tutti. Chi considerava la Puglia un laboratorio in un certo senso, cioè allargare all’Udc quasi restringendo solo all’Udc, oggi dovrà dire che la Puglia è un laboratorio in linea con il congresso che ci dice di allargare all’Udc ma non – conclude – di sostituire l’Udc ai nostri tradizionali alleati”.
ORE 17.19 - CAPANO: IN PUGLIA IL PD NON HA PERSO MA HA VINTO
"Chi ha scritto che il Pd è stato sconfitto ha scritto una cosa non vera. Il Pd ha vinto, con la pluralità che ha consentito di sostenere Vendola". Cinzia Capano, la parlamentare pugliese del Pd che nelle primarie si era schierata apertamente per Nichi Vendola, rivendica il risultato positivo della vittoria del governatore della Puglia. "Ha vinto la primavera pugliese, il vero laboratorio nazionale che è aperto da sei anni", ha detto la Capano a margine della direzione del partito. Ieri la parlamentare è stata al centro di un piccolo caso in Puglia quando è stata allontanta da un seggio delle primarie: "Sono stata allontanata non perchè tifavo Vendola. L'affluenza era stata enorme e io, come avrebbe fatto ogni militante, ho cercato di dare una mano nello spoglio. Qualcuno della segreteria nazionale ha chiamato per farmi allontanare, senza averne alcun diritto".
ORE 17.35 - VENDOLA SU D'ALEMA: NON E' STATO SCONFITTO
“Non credo che D’Alema sia lo sconfitto di queste primarie. Sarebbe ingeneroso affermarlo”, ha spiegato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola “D’Alema - ha aggiunto il governatore - ha combattuto una battaglia con grande generosità. Francesco Boccia ha combattuto una battaglia difficilissima. Credo che insieme abbiamo vissuto una esperienza straordinaria”. “I dissensi che avevamo fra di noi - ha spiegato il presidente - non li abbiamo affrontati in un ring di pugilato in un palazzo chiuso. Abbiamo deciso che la sovranità su decisioni così delicate fosse ceduta al popolo. Abbiamo condiviso questa idea. Il Pd e D’Alema hanno avuto il coraggio di accettare questa perdita di sovranità. Hanno detto come ho detto io 'facciamo in modo che decida il popolo pugliesè. Questo rafforza tutto il centrosinistra a cominciare dal Partito democratico che è il perno fondamentale della coalizone di alternativa alle destre”.
Secondo Vendola “per sconfiggere il populismo della destra, berlusconiano, secondo me bisogna essere in grado di stare con il popolo, di ricostruire un linguaggio, un alfabeto, un vocabolario che ci consenta di far nascere dentro la politica una spinta popolare a cambiare, per esempio, a contrastare l’egemonia della destra in Italia. La destra - ha sottolineato - è una fabbrica di paura. Noi abbiamo costruito qui con 'La Fabbrica di Nichi' tante officine della speranza e dell’alternativa”.
ORE 18.43 - RITA BORSELLINO: LA VITTORIA DI VENDOLA E' QUELLA DEL BUON GOVERNO
«Quella di Nichi Vendola è stata una vittoria del buon governo e ha dimostrato chiaramente che il centrosinistra deve partire dalla partecipazione dal basso per costruire una vera alternativa al centrodestra». Lo afferma l'europarlamentare del Pd Rita Borsellino commentando la vittoria del governatore uscente alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione Puglia. «Al di là del risultato, quello che più importa è che in Puglia c'è stata una vera festa della democrazia – ha aggiunto Rita Borsellino – Grazie alle primarie, il centrosinistra ha ritrovato quell'entusiasmo che sembrava smarrito tra gli eccessi polemici, il centrosinistra ha ritrovato quell'identità senza la quale qualsiasi discorso su alleanze e programmi risulta vano o, peggio, controproducente».
ORE 19.00 - LE CONGRATULAZIONI DELL'IDV IN MANOVRE DI «AVVICINAMENTO»
Anche l’Italia dei Valori, che è stata critica per cinque anni dell’amministrazione Vendola, soprattutto in sanità, sosterrà Vendola. «Faccio i miei personali auguri a Nichi Vendola – dice l’on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Puglia - per la sua vittoria alle primarie frutto di una grande determinazione e caparbietà». «L'Idv Puglia senza indugio alcuno – aggiunge Zazzera – sosterrà il candidato presidente Vendola perchè rispettiamo la volontà popolare emersa dalle primarie e uniti vogliamo arginare la destra berlusconiana». «Da oggi – secondo Zazzera – comincia il lavoro però più difficile: bisogna vincere le elezioni regionali».
ORE 20.00 - VENDOLA A PORTA A PORTA: IL PD MI VOLEVA COME LEGNA DA FORNO PER CASINI
«Mi volevano far fare la parte della legna nel forno di Casini». È questa la battuta fatta da Nichi Vendola nel corso della registrazione di Porta a Porta. Gli interlocutori del governatore della Puglia, Pier Ferdinando Casini, Ignazio La Russa e Nicola La Torre hanno sorriso apprezzandola.
La battuta critica contro il Pd è stata poi «riparata» dallo stesso Vendola con un apprezzamento: «debbo essere sincero, io non credo che nelle primarie ci siano stati degli sconfitti. Tutti abbiamo condiviso l’idea di cedere il potere alla platea per fare un pò da parte gli apparati di partito. Questo da parte del Pd è un sicuro atto di coraggio».
Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà si è poi rivolto a Pier Ferdinando Casini che ha rifiutato di appoggiarlo: «Per me è una scelta politicamente incomprensibile perchè in Puglia ho già allargato la coalizione nel 2005 a forze moderate, come, per fare un esempio alla Dc di Rotondi. Con l’Udc in Puglia abbiamo registrato spesso convergenze e abbiamo praticato una cultura del dialogo. Questo per me – ha concluso Vendola – è stato molto importante».
«Non mi iscriverò al Pd perchè sono leader di una formazione politica che si chiama Sinistra e Libertà».
ORE 22:36 - VENDOLA, DUE COSE PER ALLEARMI CON CASINI
''Per allearmi con Casini voglio capire quali sono le carte politico-programmatiche che mettiamo sul tavolo. Dobbiamo fare un cammino insieme io e Casini? Voglio per lo meno che decidiamo due cose: quali sono la meta e la bussola”. Lo ha detto stasera il governatore della Puglia, Nichi Vendola, nel corso della trasmissione L’infedele su La7.
“Per me la meta – ha spiegato – è la riforma sociale. E qual è la bussola? Deve essere, e vale a 360 gradi per la politica, la questione morale, perchè altrimenti un’alleanza che non chiarisca qual è la bussola e qual è la meta nel Sud può diventare una nuova stagione di gattopardi, cioè una nuova riedizione del trasformismo”. Vendola ha ribadito di avere “rispetto” per Casini e di considerare “la sua separazione dal centro destra una notizia buona”.
Sull'allargamento della coalizione di centro sinistra il governatore pugliese ha ricordato che “non è che contro il populismo del centro destra, che è la sua forza, la sua narrazione, la sua egemonia, noi possiamo immaginare di rispondere con un’alchimia politicistica quale è il criterio delle alleanze che si allargano o si restringono”.
“Non dissento sul tema dell’allargamento della coalizione – ha concluso Vendola – credo che bisogna allargare verso i soggetti sociali, bisogna mettere al centro il patto con le giovani generazioni e bisogna poi allargare ai soggetti politici”.
ORE 10.49 - BARBI, VINCE LA DEMOCRAZIA DEI CITTADINI
Le primarie pugliesi hanno inviato al Pd un «doppio messaggio»: «ha vinto la democrazia dei cittadini e ha perso «un modo oligarchico di fare politica»: ad affermarlo è Mario Barbi, del Pd. «Le primarie per il Pd non sono un 'optional' – sottolinea - ma un elemento costitutivo del partito e della sua concezione della politica. In questo senso, il Pd ha vinto nonostante se stesso. Gli elettori del Pd hanno respinto la linea D’Alema-Bersani di decidere a tavolino i candidati».
«Con la preferenza espressa per Vendola – prosegue la sua analisi – gli elettori del centrosinistra, oltre che rifiutarsi di consegnare all’Udc le chiavi della coalizione e di legittimare la politica dei due forni, hanno respinto un modo oligarchico di fare politica. È stata una bella vittoria della democrazia e dell’idea del Pd come partito aperto. Speriamo che ora gli alchimisti del 'laboratorio pugliesè smettano di raccontarci che il problema è il populismo e la personalizzazione della politica e non la loro idea professionistica del Pd e la loro concezione partitocentrica della democrazia». «Se si fossero fatte subito le primarie ovunque sarebbe stato meglio per tutti, per il Pd e per la democrazia italiana. Ora – conclude – in Puglia si può vincere».
0RE 10.51 - ENRICO LETTA: BATTAGLIA BOCCIA ERA GIUSTA
''La battaglia politica che Francescoe tutti noi abbiamo fatto in Puglia era giusta. Nonostante il risultato che ovviamente rispettiamo e sul quale dobbiamo riflettere”. Lo afferma il vicesegretario del Pd Enrico Letta. “E' la battaglia di un PD che sa di dover uscire dall’angolo del suo elettorato tradizionale per poter battere la destra. Per dare conto della speranza che hanno riposto i 3 milioni di militanti che hanno partecipato il 25 ottobre. Grazie a tutti coloro che in queste difficili giornate ci hanno messo il cuore e la testa, hanno dedicato giornate di ferie dal loro lavoro (altrochè 'apparati' come qualcuno ha voluto raccontare). Grazie soprattutto a Francesco – conclude – che ha accettato con impegno e generosità di mettersi a disposizione di un progetto che certo non si ferma oggi”.
ORE 11.19 - D'ALEMA: IN PUGLIA SOSTENERE LEALMENTE VENDOLA
“La larga vittoria di Nichi Vendola nelle elezioni primarie del centrosinistra pugliese conferma il legame del presidente della nostra Regione con tanta parte dell’elettorato del centrosinistra, compresi gli elettori del Partito Democratico”. E' quanto afferma il presidente della Fondazione Italianieuropei Massimo D’Alema in una nota, in merito all’esito delle elezioni primarie in Puglia. “Prendo atto di questo risultato - prosegue D’Alema - e della necessità, quindi, per il PD, di sostenere lealmente Vendola come già facemmo nelle elezioni regionali del 2005”. “Voglio esprimere la mia gratitudine a Francesco Boccia, che si è assunto la responsabilità di una sfida difficile con un candidato così radicato e popolare. Questo confronto -sottolinea D’Alema- non è nato da ostilità verso Vendola, bensì dalla necessità di far avanzare un nuovo processo politico in grado di unire le forze oggi all’opposizione del governo Berlusconi per avvicinare una prospettiva di alternativa e per rafforzare una battaglia meridionalistica".
“Questa esigenza - afferma D’Alema - rimane di fronte a noi e c'è da sperare che il risultato delle elezioni primarie pugliesi non determini un ritorno indietro dell’UDC rispetto alle alleanze che sono state costruite e ci hanno consentito, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, di vincere le elezioni amministrative in tanta parte della Puglia nella primavera del 2008". "E' evidente - dice D’Alema - che non siamo riusciti, nel breve tempo di questa campagna elettorale, a rendere chiaro anzitutto ai nostri elettori la portata del confronto in cui ci siamo impegnati e di ciò avverto anche io la mia parte di responsabilità. E’ essenziale - conclude D’Alema - che ora il Partito Democratico ritrovi la sua unità nello sforzo di costruire intorno al candidato Nichi Vendola la convergenza più ampia possibile e di rafforzare l’ispirazione riformista della nostra proposta di governo per la Puglia”.
ORE 11.41 - PISICCHIO (API): ORA CONTENUTI E PROGRAMMI
"Adesso e' il tempo dei contenuti, dei programmi e della definizione di ruoli e spazi partecipativi delle culture politiche presenti nel tessuto pugliese, a cominciare dal centro riformista interpretato dall’Alleanza per l'Italia “. Lo afferma Pino Pisicchio, deputato barese di Alleanza per l’Italia, dopo la vittoria di Nichi Vendola alle primarie. “Le proporzioni della vittoria di Vendola alle primarie - continua Pisicchio – sono state tali da legittimarne, pur all’interno di uno strumento di selezione delle candidature, l'elezione primaria, che non appartiene alla nostra cultura, una piena capacità di rappresentanza di un’area vasta in cui la sinistra è parte ma non è tutto. Chapeau, dunque, a Vendola che offre con il risultato di ieri una importante ragione di riflessione, anche a fronte della sbrigativa modalità con cui il centro-destra ha dichiarato nelle stesse ore la sua candidatura”, conclude.
ORE 11.42 - VENDOLA A D'ALEMA: SIAMO ENTRAMBI PIU'FORTI
«Che cosa dico a D’Alema? Che oggi siamo entrambi più forti». Lo afferma il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), all’indomani della schiacciante vittoria alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente alle regionali di marzo. Vendola ha sconfitto il candidato proposto dal Pd, Francesco Boccia, con una larga maggioranza (73% circa). «Penso – dice Vendola – che in Puglia abbiamo condiviso una esperienza straordinaria e ora possiamo, insieme, tutti gli attori del centrosinistra, costruire una grande vittoria contro il centrodestra qui in Puglia».
ORE 12.32 - BERSANI: SIAMO STATI COERENTI MA NON CAPITI
Il Partito Democratico in Puglia ha seguito la «coerenza» politica nel tentativo di allargare la colazione all’Udc, una coerenza «che ci ha portato a rischiare» ma «non siamo stati capiti». Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, rivendica, a quanto si apprende, la decisione di candidare Francesco Boccia contro il governatore Nichi Vendola nelle primarie pugliesi che ieri hanno premiato il presidente della Regione. Bersani ribadisce l’esigenza di allargare l’alleanza all’Udc ma ammette che, nel caso pugliese, «siamo arrivati alle primarie con un percorso controverso e confuso».
«In Puglia – ha affermato il segretario – siamo stati coerenti nel progetto di avvicinare le forze di opposizione e quando la polvere si sarà depositata risulterà evidente per tutti la possibilità del Pd di essere competitivo».
ORE 12.40 - BERSANI: OK A NICHI, MA RESTA IL PROGETTO
“Le primarie le abbiamo inventate noi e sappiamo bene come ci si comporta: si appoggia con convinzione chi ha vinto e noi siamo determinatissimi a sostenere Vendola ma resta davanti a noi la proposta di favorire la convergenza di tutte le opposizioni in un percorso di alternativa alla destra”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, arrivando alla Direzione del partito, spiega come il Pd si comporterà dopo la vittoria di Nichi Vendola alle primarie pugliesi. “In 10 regioni abbiamo già candidato e coalizione – sostiene Bersani - e l’obiettivo è unire le forze di opposizione per creare un’alternativa alla destra. Non siamo alla ricerca di qualsivoglia accrocchio”.
ORE 12.54 - VENDOLA: DA COSA SI PARTE ORA? DAL SUD
"Da cosa si parte oggi? Oggi si parte dal rimettere a fuoco il nostro territorio, il Sud, la Puglia”. Lo ha detto stamani il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), vincitore delle primarie del centro sinistra in Puglia. “Si riparte esattamente dai punti centrali – ha detto Vendola – di una battaglia politica fondamentale, quella contro tutte le forme di precarietà: precarietà nel lavoro, precarietà nella scuola, precarietà nella vita, precarietà dell’ambiente, precarietà nei valori che sono bombardati quotidianamente da un modello di sviluppo che non è rispettoso delle persone e dell’ambiente naturale”. “Si riparte da qui”, ha concluso.
ORE 13.04 - BINDI: NON SI USINO LE PRIMARIE PER RESA CONTI INTERNA
"Le primarie sono uno strumentostraordinario che non va utilizzato per una resa dei conti all’interno dei partiti ma per scegliere i candidati migliori per battere gli avversari politici”: questo il commento del presidente del PD, Rosi Bindi, intervenendo a 'Radio 24'.
“Non è una sconfitta del mio partito è una scelta dei nostri elettori e di quelli del centrosinistra che noi dobbiamo considerare positiva. Vince il Presidente della Regione che è stata governata con un apporto determinante del partito democratico quindi è una vittoria di tutti. Chi considerava la Puglia un laboratorio in un certo senso, cioè allargare all’Udc quasi restringendo solo all’Udc, oggi dovrà dire che la Puglia è un laboratorio in linea con il congresso che ci dice di allargare all’Udc ma non – conclude – di sostituire l’Udc ai nostri tradizionali alleati”.
ORE 17.19 - CAPANO: IN PUGLIA IL PD NON HA PERSO MA HA VINTO
"Chi ha scritto che il Pd è stato sconfitto ha scritto una cosa non vera. Il Pd ha vinto, con la pluralità che ha consentito di sostenere Vendola". Cinzia Capano, la parlamentare pugliese del Pd che nelle primarie si era schierata apertamente per Nichi Vendola, rivendica il risultato positivo della vittoria del governatore della Puglia. "Ha vinto la primavera pugliese, il vero laboratorio nazionale che è aperto da sei anni", ha detto la Capano a margine della direzione del partito. Ieri la parlamentare è stata al centro di un piccolo caso in Puglia quando è stata allontanta da un seggio delle primarie: "Sono stata allontanata non perchè tifavo Vendola. L'affluenza era stata enorme e io, come avrebbe fatto ogni militante, ho cercato di dare una mano nello spoglio. Qualcuno della segreteria nazionale ha chiamato per farmi allontanare, senza averne alcun diritto".
ORE 17.35 - VENDOLA SU D'ALEMA: NON E' STATO SCONFITTO
“Non credo che D’Alema sia lo sconfitto di queste primarie. Sarebbe ingeneroso affermarlo”, ha spiegato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola “D’Alema - ha aggiunto il governatore - ha combattuto una battaglia con grande generosità. Francesco Boccia ha combattuto una battaglia difficilissima. Credo che insieme abbiamo vissuto una esperienza straordinaria”. “I dissensi che avevamo fra di noi - ha spiegato il presidente - non li abbiamo affrontati in un ring di pugilato in un palazzo chiuso. Abbiamo deciso che la sovranità su decisioni così delicate fosse ceduta al popolo. Abbiamo condiviso questa idea. Il Pd e D’Alema hanno avuto il coraggio di accettare questa perdita di sovranità. Hanno detto come ho detto io 'facciamo in modo che decida il popolo pugliesè. Questo rafforza tutto il centrosinistra a cominciare dal Partito democratico che è il perno fondamentale della coalizone di alternativa alle destre”.
Secondo Vendola “per sconfiggere il populismo della destra, berlusconiano, secondo me bisogna essere in grado di stare con il popolo, di ricostruire un linguaggio, un alfabeto, un vocabolario che ci consenta di far nascere dentro la politica una spinta popolare a cambiare, per esempio, a contrastare l’egemonia della destra in Italia. La destra - ha sottolineato - è una fabbrica di paura. Noi abbiamo costruito qui con 'La Fabbrica di Nichi' tante officine della speranza e dell’alternativa”.
ORE 18.43 - RITA BORSELLINO: LA VITTORIA DI VENDOLA E' QUELLA DEL BUON GOVERNO
«Quella di Nichi Vendola è stata una vittoria del buon governo e ha dimostrato chiaramente che il centrosinistra deve partire dalla partecipazione dal basso per costruire una vera alternativa al centrodestra». Lo afferma l'europarlamentare del Pd Rita Borsellino commentando la vittoria del governatore uscente alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione Puglia. «Al di là del risultato, quello che più importa è che in Puglia c'è stata una vera festa della democrazia – ha aggiunto Rita Borsellino – Grazie alle primarie, il centrosinistra ha ritrovato quell'entusiasmo che sembrava smarrito tra gli eccessi polemici, il centrosinistra ha ritrovato quell'identità senza la quale qualsiasi discorso su alleanze e programmi risulta vano o, peggio, controproducente».
ORE 19.00 - LE CONGRATULAZIONI DELL'IDV IN MANOVRE DI «AVVICINAMENTO»
Anche l’Italia dei Valori, che è stata critica per cinque anni dell’amministrazione Vendola, soprattutto in sanità, sosterrà Vendola. «Faccio i miei personali auguri a Nichi Vendola – dice l’on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Puglia - per la sua vittoria alle primarie frutto di una grande determinazione e caparbietà». «L'Idv Puglia senza indugio alcuno – aggiunge Zazzera – sosterrà il candidato presidente Vendola perchè rispettiamo la volontà popolare emersa dalle primarie e uniti vogliamo arginare la destra berlusconiana». «Da oggi – secondo Zazzera – comincia il lavoro però più difficile: bisogna vincere le elezioni regionali».
ORE 20.00 - VENDOLA A PORTA A PORTA: IL PD MI VOLEVA COME LEGNA DA FORNO PER CASINI
«Mi volevano far fare la parte della legna nel forno di Casini». È questa la battuta fatta da Nichi Vendola nel corso della registrazione di Porta a Porta. Gli interlocutori del governatore della Puglia, Pier Ferdinando Casini, Ignazio La Russa e Nicola La Torre hanno sorriso apprezzandola.
La battuta critica contro il Pd è stata poi «riparata» dallo stesso Vendola con un apprezzamento: «debbo essere sincero, io non credo che nelle primarie ci siano stati degli sconfitti. Tutti abbiamo condiviso l’idea di cedere il potere alla platea per fare un pò da parte gli apparati di partito. Questo da parte del Pd è un sicuro atto di coraggio».
Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà si è poi rivolto a Pier Ferdinando Casini che ha rifiutato di appoggiarlo: «Per me è una scelta politicamente incomprensibile perchè in Puglia ho già allargato la coalizione nel 2005 a forze moderate, come, per fare un esempio alla Dc di Rotondi. Con l’Udc in Puglia abbiamo registrato spesso convergenze e abbiamo praticato una cultura del dialogo. Questo per me – ha concluso Vendola – è stato molto importante».
«Non mi iscriverò al Pd perchè sono leader di una formazione politica che si chiama Sinistra e Libertà».
ORE 22:36 - VENDOLA, DUE COSE PER ALLEARMI CON CASINI
''Per allearmi con Casini voglio capire quali sono le carte politico-programmatiche che mettiamo sul tavolo. Dobbiamo fare un cammino insieme io e Casini? Voglio per lo meno che decidiamo due cose: quali sono la meta e la bussola”. Lo ha detto stasera il governatore della Puglia, Nichi Vendola, nel corso della trasmissione L’infedele su La7.
“Per me la meta – ha spiegato – è la riforma sociale. E qual è la bussola? Deve essere, e vale a 360 gradi per la politica, la questione morale, perchè altrimenti un’alleanza che non chiarisca qual è la bussola e qual è la meta nel Sud può diventare una nuova stagione di gattopardi, cioè una nuova riedizione del trasformismo”. Vendola ha ribadito di avere “rispetto” per Casini e di considerare “la sua separazione dal centro destra una notizia buona”.
Sull'allargamento della coalizione di centro sinistra il governatore pugliese ha ricordato che “non è che contro il populismo del centro destra, che è la sua forza, la sua narrazione, la sua egemonia, noi possiamo immaginare di rispondere con un’alchimia politicistica quale è il criterio delle alleanze che si allargano o si restringono”.
“Non dissento sul tema dell’allargamento della coalizione – ha concluso Vendola – credo che bisogna allargare verso i soggetti sociali, bisogna mettere al centro il patto con le giovani generazioni e bisogna poi allargare ai soggetti politici”.