LATERZA - Ha cercato di corrompere i carabinieri che lo avevano fermato per un controllo, offrendo loro denaro per evitare la multa. Ma i militari, per tutta risposta, lo hanno denunciato. Nei guai è finito un allevatore 50enne di Gioia del Colle che, incautamente, aveva affidato i comandi della sua auto al figlio 15enne. In macchina, oltre al minore alla guida, c’era il fratello di questi e il padre. La vettura è stata fermata mentre percorreva la strada provinciale 17 che da Gioia del Colle conduce a Laterza, da una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Castellaneta.
12 Gennaio 2010
di Maristella Massari
LATERZA - Ha cercato di corrompere i carabinieri che lo avevano fermato per un controllo, offrendo loro denaro per evitare la multa. Ma i militari, per tutta risposta, lo hanno denunciato.
Nei guai è finito un allevatore 50enne di Gioia del Colle che, incautamente, aveva affidato i comandi della sua auto al figlio 15enne. In macchina, oltre al minore alla guida, c’era il fratello di questi e il padre. La vettura è stata fermata mentre percorreva la strada provinciale 17 che da Gioia del Colle conduce a Laterza, da una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Castellaneta.
I militari si sono subito resi conto che alla guida del mezzo c’era un ragazzino ed hanno chiesto spiegazioni al genitore.
L’uomo ha provato a imbonire i carabinieri mostrando loro in contenuto del portafogli e aggravando così di parecchio la sua posizione.
L’imprenditore agricolo, un 50enne di Gioia del Colle, in provincia di Bari, è stato denunciato al termine delle formalità, per istigazione alla corruzione nei confronti dei carabinieri. L’imprenditore viaggiava a bordo di un’automobile, una Volkswagen Passat, guidata dal figlio appena 15enne.
I militari hanno chiesto ai tre di seguirli in caserma per gli accertamenti e i verbali ma A.B. ha cercato inutilmente di convincere i carabinieri a soprassedere e, visto che le sue parole non venivano ascoltate, ha estratto il portafogli e ha offerto il denaro dove c’erano 760 euro, oltre alla promessa che avrebbe potuto integrare la somma con altri contanti o con degli agnelli, essendo titolare di una azienda agricola.
Una volta in caserma il minorenne è stato denunciato per guida senza patente mai conseguita e l’auto è stata sequestrata. Il padre, invece, è stato denunciato in stato di libertà istigazione alla corruzione.
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