Per smerciare le droghe pesanti a San Giovanni Rotondo (Foggia) venivano utilizzati anche alcuni chioschi per la vendita di articoli religiosi: è quanto emerso dall’indagine della Procura di Foggia che ha portato stamani all’arresto di 33 persone (altre due sono ricercate) appartenenti a clan dediti uno alle rapine e l’altro allo spaccio di sostanze stupefacenti
11 Gennaio 2010
FOGGIA - Per smerciare la droga a San Giovanni Rotondo (Foggia) venivano utilizzati anche alcuni chioschi per la vendita di articoli religiosi: è quanto emerso dall’indagine della Procura di Foggia che ha portato stamani all’arresto di 33 persone (altre due sono ricercate) appartenenti a clan dediti uno alle rapine e l’altro allo spaccio di sostanze stupefacenti. Quattro arrestati hanno beneficiato dei domiciliari.
I provvedimenti restrittivi sono stati firmati dal gip del Tribunale di Foggia Carlo Protano su richiesta del pm Alessandra Fini.
La droga, soprattutto eroina e cocaina, veniva venduta a San Giovanni Rotondo e a San Marco in Lamis da un gruppo che sarebbe stato capeggiato da Vincenzo Gemma, titolare di alcuni chioschi e ora latitante, insieme ai fratelli Leonardo e Patrizio Soccio e a Patrizio Villani.
Secondo quanto riferito in una conferenza stampa dal comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, col.Antonio Diomeda, e dal procuratore della Repubblica di Foggia, Vincenzo Russo, dalle indagini sono emersi oltre 2.000 episodi di spaccio, per un giro d’affari superiore a 400.000 euro in 15 mesi.
Ad acquistare la droga sarebbero stati soprattutto giovani appartenenti a famiglie benestanti di San Giovanni Rotondo.
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