In Puglia e Basilicata
29 Dicembre 2009
«Penso di essere per il centrosinistra un cuore in più». Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), risponde a chi gli chiede se non pensa di essere in questo momento il responsabile di una violenta spaccatura del centrosinistra in Puglia e colui che potrebbe aver messo a rischio il progetto di allargamento della coalizione all’Udc.
«Io – ha risposto stamani Vendola nel suo ufficio sul lungomare di Bari – mi assumo la responsabilità di poter offrire al centrosinistra una ipotesi politica che non coincida con il suicidio». «Perchè temo – ha aggiunto – che il centrosinistra proceda per mutilazioni, e la scomparsa da candidato presidente della mia persona nella maniera in cui si è provato a farlo, rappresenta una mutilazione per la storia concreta del centrosinistra in Italia».
«Io – ha detto Vendola - sto indicando al principale partito della coalizione una strada che è quella che può portare a riconfermare una esperienza di cambiamento per governare avendo vinto le elezioni. Ho l’impressione che qualcuno, invece, lavori per una prospettiva che può avere un esito catastrofico». «Quindi la mia responsabilità – ha detto – è quella di aver aperto in Italia il problema del rapporto con i centristi, di battermi perchè quel rapporto sia costruito con la politica, con la discussione sui programmi, piuttosto che con una certa furbizia politicistica, per cui le alleanze sono come una altalena».
«Io resto al mio posto – ha detto Vendola – continuo a lavorare, mi occupo della Puglia, non mi occupo soltanto di battaglie navali». «Mi occupo della Puglia, della Puglia che non lavora, della Puglia – ha continuato – che è in crisi, della Puglia che ha diritto a un altro ambiente, della Puglia delle giovani generazioni, e devo ovviamente continuare a lavorare». «E mi piacerebbe – ha sostenuto – che persino il discorso sul futuro della Puglia, coalizione e programma, si facesse parlando della Puglia». «Quindi – ha concluso – di senso di responsabilità io credo di averne dato abbondanti prove».
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