Zanasi: Sfir può chiedere i danni alla Regione Puglia
E adesso come si comporterà Sfir di fronte allo stop, a quanto pare definitivo? La domanda circola da quando la vicepresidente Loredana Capone ha riunito, l’11 dicembre scorso, gli stati generali del commercio per prorogare la moratoria su nuovi centri commerciali in Puglia. Dunque porta chiusa a Sfir che considera vincolante il suo centro commerciale nell’ambito del polo integrato nell’area industriale di Incoronata
23 Dicembre 2009
di Massimo Levantaci
FOGGIA - E adesso come si comporterà Sfir di fronte allo stop, a quanto pare definitivo, della Regione? La domanda circola da un po’ di giorni, da quando cioè la vicepresidente Loredana Capone ha riunito, l’11 dicembre scorso, gli stati generali del commercio per prorogare la moratoria su nuovi centri commerciali in Puglia. Dunque porta chiusa a Sfir che considera vincolante il suo centro commerciale nell’ambito del polo integrato nell’area industriale di Incoronata.
Ma secondo il presidente di Confindustria, Eliseo Zanasi, la Sfir venderà cara la pelle. «Ora ci sarebbero già tutti i presupposti per chiedere i danni alla Regione», ha detto il capo degli industriali foggiani durante la conferenza stampa di fine anno. «Non dimentichiamo che Sfir è project leader di un’operazione di sistema che interessa tutta l’area industriale con ricadute occupazionali significative proprio in virtù del centro commerciale (1100 posti di lavoro: ndr). Ricordo che la Regione, nell’ottobre 2007, ha firmato un accordo di riconversione dell’area ex zuccherificio con l’allora vicepresidente Sandro Frisullo».
Come mai Frisullo non si accorse all’epoca della moratoria? «Frisullo aveva ben presenti i termini della questione - ricorda Zanasi - ma firmò lo stesso perchè sapeva che i parametri del commercio cui si rifà la Regione sono completamente sballati. In sostanza Foggia risulta eccedentaria di centri commerciali perchè considerata in un quadro d’insieme con Bari, e non separatamente come sarebbe più giusto. A Bari e nel barese in effetti c’è un surplus di offerta. Foggia e la sua provincia sono invece abbondantemente al di sotto dei limiti regionali, è questo però che non si vuol dire». Secondo Zanasi da questa situazione a rimetterci «saranno soprattutto i cittadini che perderanno numerose opportunità di sviluppo». Di parere opposto la Confcommercio a che a nome dei piccoli commercianti si oppone invece da sempre alla realizzazione del mega centro commerciale.
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