BARI - Il giudice monocratico del Tribunale di Bari Enrico Scoditti ha rigettato la domanda proposta nel 2008, in via riconvenzionale dalla Regione Puglia, per far dichiarare nullo il protocollo d’intesa tra Stato, enti pubblici e la famiglia Messeni Nemagna circa la ricostruzione e la gestione del Teatro Petruzzelli. Ne dà notizia l’avvocato Ascanio Amenduni a nome della famiglia proprietaria del teatro la quale, negli ultimi mesi, ha protestato per la totale estromissione dai suoi diritti sull'immobile.
“Per usare un termine diffuso – commenta Amenduni, in attesa di conoscere lunedì prossimo le motivazioni del provvedimento - spero che questa sentenza produca un effetto domino, nel senso che induca tutti i soggetti pubblici che hanno boicottato il protocollo d’intesa ad eseguirlo fedelmente: il rispetto dei contratti solenni è garanzia di civiltà in una società sempre più insofferente delle procedure e degli accordi, se non del diritto in genere”.
Il giudice ha condannato la Regione Puglia al pagamento delle spese processuali in favore di Maria, Teresa, Chiara, Maria Rosalba, Stefania Messeni Nemagna e Nunziata Metteo. La causa era stata originata dalla domanda, anch’essa rigettata per difetto d’interesse ad agire, proposta da Vittoria Messeni Nemagna per la tutela del marchio 'Teatro Petruzzelli'.
Secondo il protocollo d’intesa del 21 novembre 2002, la Fondazione Petruzzelli ha l’obbligo contrattuale di pagare tutti i conti della ricostruzione e di gestire in cambio il teatro, per 40 anni, pagando un canone di 500 mila euro l’anno. “La Fondazione – rileva l’avv.Amenduni – si è insediata nel teatro di fatto, e non nel binario contrattuale. Tant'è che non intende pagare alcun canone alla famiglia Messeni Nemagna”.
La sentenza che riconosce la validità del protocollo d’intesa siglato nel 2002 sulla ricostruzione e la gestione del teatro Petruzzelli è stata originata da una causa intentata da una delle eredi, Vittoria Messeni Nemagna, per la tutela del marchio 'Teatro Petruzzelli'. Il Tribunale di Bari in quel caso rigettò la domanda di risarcimento del danno, un euro a titolo simbolico, per difetto d’interesse ad agire da parte di Vittoria Messeni Nemagna che originariamente era assistita dall’avv.Michele Costantino mentre ora lo è da parte di Ciro Garibaldi. L'erede fu condannata anche al pagamento delle spese processuali in favore di Comune e Provincia di Bari e Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e teatri di Bari.
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