Vendola ha confermato ai giornalisti la sua intenzione di candidarsi comunque, anche in polemica con il Pd. «Era giusto – ha sottolineato – che ci fosse un incontro con Bersani. Ho chiarito che questo non è il gioco dell’oca dove il partecipante deve all’improvviso tornare nella casella di partenza». Vendola ha infine spiegato di non voler d’ora in poi incontrare più nessuno: «da 51 anni faccio solo passi avanti. Il Pd ha la possibilità di sostenere la mia candidatura, oppure di indire le primarie. Una terza strada sarebbe un suicidio».
16 Dicembre 2009
ROMA – «Tenevo a dire a Bersani che la mia decisione è definitiva e non revocabile. Ora il problema è del segretario del Pd. Per me è già cominciata la campagna elettorale. Ovunque vado trovo migliaia di sostenitori ad accogliermi». Così Nichi Vendola ha commentato un incontro avuto stamane con Pier Luigi Bersani sulle candidature per le elezioni regionali pugliesi. La conferma dell’incontro è stata data dal governatore nel corso di una conferenza stampa per la presentazione dell’assemblea nazionale di Sinistra, Ecologia e Libertà che comincerà sabato a Roma.
Vendola ha confermato ai giornalisti la sua intenzione di candidarsi comunque, anche in polemica con il Pd. «Era giusto – ha sottolineato – che ci fosse un incontro con Bersani. Ho chiarito che questo non è il gioco dell’oca dove il partecipante deve all’improvviso tornare nella casella di partenza». Vendola ha infine spiegato di non voler d’ora in poi incontrare più nessuno: «da 51 anni faccio solo passi avanti. Il Pd ha la possibilità di sostenere la mia candidatura, oppure di indire le primarie. Una terza strada sarebbe un suicidio».
La palla avvelenata ora torna tra le mani di Bersani che non è ancora in grado di sciogliere il puzzle sulle regionali pugliesi ancora in stallo, anche se il leader Pd vede «segnali incoraggianti per le larghe intese» con l'Udc. Scelta di alleanza che trova eco in quello che Bersani definisce «il nuovo corso riformista» che oggi lo ha portato, incontrando la giunta di Confartigianato, ad aprire alle piccole imprese proponendo il superamento degli studi di settore. Bersani vorrebbe sperimentare, a partire dalle elezioni di primavera, il Cln contro Berlusconi, proposto da Pier Ferdinando Casini in caso di elezioni anticipate. Ma il leader centrista va cauto: «Con tutto quello che è successo in questi giorni, le regionali sono l’ultimo dei problemi», prende tempo Casini che però ha ribadito al segretario democratico che candidature, come quella di Vendola in Puglia, sono indigeribili per i centristi che, in caso di mancate intese, sono pronti a confermare la linea 'Io ballo da solo'.
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