LECCE – «Se io non fossi stato deputato sarei stato arrestato nel 2006 sulla base di accuse che sono crollate nell’udienza preliminare. Questo è il dato». Lo ha detto il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, parlando con i giornalisti della sua vicenda processuale e sul proscioglimento dalle più grave accuse mossegli dalla procura di Bari.
«Quando si gioca con la libertà personale dei cittadini - ha insistito – bisogna essere non prudenti, ma molto di più, e cercare di utilizzarla con un atteggiamento molto più responsabile di quanto non si sia fatto sino adesso».
"MIE SPESE PER DIFESA NON A PORTATA DI TUTTI" Al ministro per i Rapporti con leRegioni, Raffaele Fitto, indagato da anni dalla Procura della Repubblica di Bari, è costato “molto” difendersi dalle accuse. Lo ha detto rispondendo a una domanda. “Non voglio fare cifre – ha detto – però diversi avvocati e periti per poter certificare che le telefonate ascoltate da noi erano riportate in modo corretto, con consulenze approfondite, consulenze, approfondimenti”. “Quello che ho speso sino ad oggi – ha aggiunto Fitto – sicuramente non è alla portata della stragrande maggioranza dei cittadini. Questa è una cosa molto grave: non ci si può difendere non avendo la possibilità, in molti casi, di potersi difendere”.
“Detto questo – ha concluso – anche con tutti i mezzi, se io non fossi stato deputato, non starei qui a raccontare l’esito di questo procedimento, e molto probabilmente sarei una persona distrutta perchè avrei fatto nel 2006 qualche mese di carcere su accuse che sono cadute nell’udienza preliminare”.
FITTO: PER ME RECORD INTERCETTAZIONI 150 MILA Il ministro per i Rapporti con leRegioni, Raffaele Fitto, indagato dalla Procura della Repubblica di Bari, ha subito “un numero record’' di intercettazioni, oltre 150 mila. Lo ha ribadito ai giornalisti con i quali oggi ha commentato la decisione del gup barese che ieri lo ha prosciolto dalle accuse più gravi nell’inchiesta in cui è coinvolto.
Fitto ha aggiunto di non sapere “se altri sono stati intercettati più di me”, e ha ricordato, in particolare, che le intercettazioni a Luciano Moggi “si fermano a 90mila”.
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