ROMA - «Il silenzio durava da troppo tempo e un nuovo segnale non era inatteso», dice una fonte dei Servizi segreti a proposito del nuovo video di Al Jazira sui tre ostaggi italiani.
Il filmato è attualmente al vaglio degli organismi di intelligence, che stanno cercando di appurare varie circostanze, la prima delle quali è se la data in cui è stato girato è effettivamente il 31 maggio.
Oggetto di attenta analisi, poi, il comunicato letto dai sequestratori. Il presunto invito al popolo italiano a protestare contro la politica del presidente Usa e del premier Berlusconi, «non è stato diffuso a caso oggi», dice la fonte. Che ricorda alcune «importanti scadenze»: l'imminente visita di Bush in Italia e la prossima tornata elettorale. «Anche per questo - aggiunge - occorre accertare se il video è stato effettivamente girato il 31, oppure in precedenza, e recapitato solo oggi. Serve un esame più approfondito».
Anche stavolta, come nel filmato precedente, Salvatore Stefio parla in italiano: una circostanza, viene fatto notare, che avvalorerebbe l'ipotesi che tra i sequestratori vi sia qualcuno in grado di capire che cosa effettivamente venga detto.
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