ANDRIA - All'alba i carabinieri della Compagnia di Andria hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo che ha riguardato automezzi, motoveicoli, terreni ed immobili beni mobili, polizze assicurative e rapporti bancari riconducibili a due persone, padre e figlio (il 53enne Mauro Pilato ed il 27enne Gianrico Pilato), che lo scorso 26 giugno furono arrestati dagli stessi militari nel corso di un’operazione antidroga. All’interno nucleo familiare per un valore stimato in 1,5 milioni di euro.
17 Novembre 2009
di Gianpaolo Balsamo
ANDRIA - All'alba i carabinieri della Compagnia di Andria hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Trani Francesco Zecchillo, che ha riguardato automezzi, motoveicoli, terreni ed immobili (comprensivi degli arredi, elettrodomestici, impianti tecnologici in genere, suppellettili di pregio, monili in oro, gioielli, orologi e beni di altre utilità e di valore a disposizione dell’intero nucleo familiare), beni mobili, polizze assicurative e rapporti bancari riconducibili a due persone, padre e figlio (il 53enne Mauro Pilato ed il 27enne Gianrico Pilato), che lo scorso 26 giugno furono arrestati dagli stessi militari nel corso di un’operazione antidroga. All’interno nucleo familiare per un valore stimato in 1,5 milioni di euro.
I due avevano come base logistica dello spaccio una villa bunker protetta da telecamere di sorveglianza utili a tenere sotto controllo la zona circostante attraverso dei monitor che trasmettevano, in tempo reale, le immagini riprese all’esterno. Nel corso del “blitz” i carabinieri sequestrarono diverse dosi di cocaina, una pistola, un fucile e una ricetrasmittente sintonizzata sulle frequenze delle forze dell’ordine.
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