Influenza suina Puglia, paura per neonato Primo caso in Basilicata
I casi di contagio grave da influenza «A» in Puglia restano sei, quattro donne ricoverate tra Bari e la Bat, e due bambini. Ieri è arrivata la conferma del contagio anche per il bimbo di 7 anni ricoverato a Bari, al «Giovanni XXIII», nel reparto di malattie infettive, ma da ieri sera si inizia a temere per un neonato, figlio della 31enne di Bisceglie ricoverata sabato a Trani perchè affetta da influenza A. Primo caso grave di «suina» anche in Basilicata. È in cura nel reparto di pediatria dell’ospedale Maddonna delle Grazie di Matera un bambino di 8 anni di Bernalda • Tre scuole chiuse a Molfetta: «ma solo per precauzione» • Fiore: due milioni di euro per i medici che potranno vaccinare a domicilio
04 Novembre 2009
L'influenza A ha fatto ieri una nuova vittima: un musicista salernitano di 37 anni, già sottoposto a dialisi. Il bilancio totale delle vittime sale a 18 mentre le analisi hanno confermato che il bambino morto ieri a Roma non era affetto dal virus A/H1N1. Nonostante le rassicurazioni del viceministro alla salute Ferruccio Fazio, secondo il quale i bambini non sono a rischio, la paura delle utlime ore continua a riguardare i più piccoli, compreso un neonato pugliese.
PUGLIA - I casi di contagio grave da influenza «A» in Puglia restano sei, quattro donne ricoverate tra Bari e la Bat, e due bambini. Ieri è arrivata la conferma del contagio anche per il bimbo di 7 anni ricoverato a Bari, al «Giovanni XXIII», nel reparto di malattie infettive. Per tutti la situazione è stabile, per quanto ancora complicata, ma da ieri sera si inizia a temere per un neonato, figlio della 31enne di Bisceglie ricoverata sabato a Trani perchè affetta da influenza A. Il piccolo, nato con parto cesareo alla 33sima settimana proprio dopo la diagnosi di «suina» effettuata sulla madre e il complicarsi delle sue condizioni respiratorie, è ricoverato a San Giovanni Rotondo in terapia intensiva neonatale. Ieri sera, improvvisamente, la sua situazione si è aggravata a causa di una forte insufficienza respiratoria, al punto da far sospettare ai medici che anche il piccolo neonato sia rimasto colpito dallo stesso virus della madre. I sanitari hanno effettuato il tampone che è stato inviato d’urgenza ai laboratori del Policlinico di Bari: i risultati si avranno oggi.
BASILICATA - Primo caso grave di «suina» anche in Basilicata. È in cura nel reparto di pediatria dell’ospedale Maddonna delle Grazie di Matera un bambino di 8 anni di Bernalda, colpito dalla influenza A. Il piccolo si trova da ieri ricoverato in terapia intensiva. l test del tampone effettuato a Bari hanno confermato la diagnosi di influenza A. Ieri mattina il bambino ha avuto difficoltà respiratorie ma nell’arco della giornata la situazione è migliorata e le sue condizioni non desterebbero preoccupazione. Nessuna spiegazione tuttavia è stata diffusa dalle autorità sanitarie lucane che tentano di imporre intorno all’emer - genza-influenza un ingiustificabile riserbo.
FAZIO: BIMBI NON SONO A RISCHIO - I più piccoli, ha spiegato ieri il vice ministro salla Salute Fazio nel corso di un’intervista a Mattino 5, su Canale 5, sono più esposti al contagio, e quindi si ammalano di più, ma non sono più a rischio di sviluppare reazioni pericolose per l’organismo. La mortalità per l'influenza A, ha ribadito, resta «bassissima» e in Italia ci sono meno morti rispetto ad altri paesi europei. «Non c'è da preoccuparsi – ha detto il viceministro – questa influenza non è pericolosa per le persone che non hanno particolari malattie». Fazio ha ribadito anche che giovedì prossimo verrà fatto un punto sulle vaccinazioni durante la Conferenza Stato-Regioni. Il viceministro ha anche reso noto che si recherà a Napoli giovedì mattina per verificare in prima persona la situazione in Campania dopo l’alto numero di vittime in seguito al virus dell’influenza A.
INDICAZIONI A REGIONI SU VACCINI - «Abbiamo dato indicazioni alle Regioni sui piani vaccinali passati e futuri in modo tale che non ci siano più dubbi» ha poi proseguito Fazio, commentando la riunione dell’unità di crisi che si è svolta oggi presso il dicastero del Welfare
BAMBINO MORTO A ROMA, NON ERA SUINA - Si è intanto accertato che il bambino di 10 anni morto ieri a Roma (e considerato la vittima numero 17) non era affetto da «suina»: lo ha accertato l’esame del tampone, anche rimane confermata la richiesta di autopsia.
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