Settemila agricoltori con centinaia di trattori pronti a invadere e bloccare Foggia se non ci saranno risposte concrete da parte del Governo nazionale e regionale alla grave crisi dell’agricoltura: crollo del prezzo del grano, campagna olearia e vitivinicola non eccezionale, al pari di quella del pomodoro da industria. Centinaia di aziende agricole rischiano il collasso.
25 Ottobre 2009
FOGGIA - Il comparto è in ginocchio. Prezzo del grano, campagna olearia e vitivinicola, pomodoro da industria. Agricoltura in ginocchio. In provincia di Foggia, tra le prime tre in Italia per produzione vendibile lorda, significa un pezzo consistente dell’economia. Per questo motivo le organizzazioni si muovono senza precedenti. Il Consiglio Direttivo di Confagricoltura Foggia si è riunito per fare il punto sulle numerosissime iniziative di sensibilizzazione, da tempo attivate dall’Organizzazione, nei confronti delle istituzioni, della politica e della pubblica opinione, circa la gravissima e persistente crisi che attanaglia l’agricoltura foggiana.
«Nonostante gli sforzi profusi e nella quasi totale indifferenza, non pervengono, sia da parte del Governo e che della Unione europea, adeguate risposte alle legittime istanze degli agricoltori. Da qui la decisione di organizzare tutta una serie d’iniziative di lotta, che sfoceranno poi in una grande manifestazione di protesta finale; non meno di settemila agricoltori e centinaia di trattori, convergeranno su Foggia provenienti da tutti i comuni della provincia», spiega il presidente di Confagricoltura, Luigi Lepri che aggiunge: «Per questo l’Unione provinciale agricoltori di Foggia, rivolge, sin d’ora, un aperto invito a tutte le altre Organizzazioni a far fronte unico, almeno in questo delicato momento, partecipando compatti alla manifestazione di protesta per conferire, così, più forza alle legittime istanze del mondo agricolo.»
Richieste che sono, in estrema sintesi, di tue tipi: alcune urgenti, immediate, come: una moratoria, per un congruo periodo di tempo, delle scadenze bancarie, previdenziali, tributarie, e concreti interventi capaci di far lievitare le quotazioni, ormai mortificanti, del grano duro e degli altri principali prodotti agricoli.
Altre, più ad ampio respiro, come: una concreta modifica della PAC (politica agricola comunitaria), il rifinanziamento del Fondo si solidarietà nazionale, la stabilizzazione della fiscalizzazione degli oneri sociali.
«Non da ultimo, con riferimento alla primaria importanza del comparto agricolo sull’economia di Capitanata, si confida anche sulla piena solidarietà da parte di tutte le Amministrazioni comunali, della Provincia, degli enti locali, delle altre categorie imprenditoriali, dei sindacati dei lavoratori e dei semplici cittadini», rimarca infine Lepri.
Lascia un commento:
Condividi le tue opinioni su