Sanità e escort Mannarini al gip: io vittima di Gianpi
BARI - Si è detto «vittima del sistema Tarantini» e ha parlato della folle estate del 2008 in Costa Smeralda Alessandro Mannarini, il trentottenne salentino agli arresti domiciliari dal 16 ottobre scorso nell'ambito dell'inchiesta per spaccio di cocaina nella quale è indagato assieme al suo ex amico e datore di lavoro, Gianpaolo Tarantini, e ad altre quattro persone. Mannarini ha detto la propria verità al gip di Bari Vito Fanizzi, dinanzi al quale si è svolto l'interrogatorio di garanzia durato più di due ore.
21 Ottobre 2009
BARI - Si è detto «vittima del sistema Tarantini» e ha parlato della folle estate del 2008 in Costa Smeralda Alessandro Mannarini, il trentottenne salentino agli arresti domiciliari dal 16 ottobre scorso nell'ambito dell'inchiesta per spaccio di cocaina nella quale è indagato assieme al suo ex amico e datore di lavoro, Gianpaolo Tarantini, e ad altre quattro persone. Mannarini ha detto la propria verità al gip di Bari Vito Fanizzi, dinanzi al quale si è svolto l'interrogatorio di garanzia durato più di due ore.
«Il mio assistito - ha detto l'avvocato Marco Vignola - ha chiarito complessivamente la vicenda e ha confermato quanto aveva già detto durante i due interrogatori, durati sei ore, compiuti a maggio e settembre scorsi. Spero di ricevere a breve l'avviso di conclusione delle indagini per affrontare il processo con grande serenità». Mannarini ha detto al giudice - a quanto si è saputo - di essere stato assunto da Tarantini per occuparsi di pubbliche relazioni in occasione della vacanza in Sardegna e di aver percepito un compenso di 24.000 euro per quattro mesi. La collaborazione - ha aggiunto - si è interrotta a metà agosto del 2008 perchè Tarantini e gli altri «stavano esagerando». Mannarini è accusato di aver compiuto viaggi da Bari in Costa Smeralda portando con sè diverse decine di grammi di cocaina.
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