Primavera tardiva, in arrivo piogge e temporali su Bari e provincia
NEWS DALLA SEZIONE
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
Serie C
Davide Lattanzi e raffaele Fiorella
24 Febbraio 2021
BARI - «Il Bari è la mia scelta assoluta. Se Potessi, firmerei immediatamente a vita». Pietro Cianci ha il cuore pieno di gioia. Quella maglia biancorossa che ora indossa con orgoglio è stata a lungo una specie di chimera: accarezzata nel settore giovanile, quindi persa, poi di nuovo sfiorata la scorsa estate. E finalmente raggiunta durante il mercato invernale, forse nel momento in cui non se l’aspettava più. Eppure, anche con il contratto firmato con i Galletti, ha dovuto attendere. Il problema muscolare al piede gli ha tolto le prime due settimane con la squadra del cuore, ma ha saputo capitalizzare l’attesa sua e dei tifosi che ne anelavano l’arrivo.
Due gol, quattro punti conquistati: è lui il trascinatore della nascente era griffata Massimo Carrera.
Il derby con il Foggia è sentito dalla piazza che vuole riscattare la bruciante sconfitta dell’andata. E per riuscirci il popolo biancorosso gli chiede un’altra prodezza. Magari rispolverando il ricordo di un altro barese che ai dauni realizzò un gol storico: Nicola Ventola, autore nel giugno del 1996, di una rete allo Zaccheria (quel derby d’Apulia finì 1-1) che, di fatto, valse la promozione in serie A. «Ventola è stato un attaccante fortissimo - dice Cianci - ed anche per me la sfida di sabato vale moltissimo: so bene quanto ci tengano i tifosi. Al Foggia ho già segnato quando ero ad Andria, spero di ripetermi. Esultare con il trenino? Parliamo di qualcosa che a Bari è un mito: chissà, vedremo se sarà il caso di riproporlo. L’importante, adesso, è continuare a far gol per il bene della squadra. Non importa il modulo: ne ho interpretati tanti. E nemmeno come vengo servito: l’altezza mi aiuta nel gioco aereo, ma me la cavo anche con i piedi. L’importante è avere la palla al momento giusto».
FOGGIA - Quasi quattro partite senza segnare. A Potenza l’ultima rete, il 7 febbraio scorso, all’alba della gara (ottavo minuto): marcatore e match winner un difensore centrale, Del Prete. Poi il black-out. Tre sconfitte consecutive nelle successive sfide con le big: 0-2 allo «Zaccheria» con il Catanzaro; 4-0 ad Avellino; 0-2, in casa, con la Ternana. Il gol sta diventando un problema serio per il Foggia. La squadra di Marchionni non va in rete da 352 minuti. L’undici dauno ora è chiamato a rialzarsi, rimettersi in carreggiata, riprendere il cammino per raggiungere matematicamente, il prima possibile, la permanenza, e poi provare a qualificarsi per i playoff.
Sabato prossimo, il derby al San Nicola sottoporrà il Foggia ad un altro duro test da questo punto di vista: la squadra biancorossa ha la seconda miglior difesa.
(Gli articoli completi si possono leggere sull'edizione cartacea della Gazzetta o sull'edizione online)
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su