Le iniziative
Puglia, ristori e taglio delle tasse: le proposte per il wedding
Ecco alcune delle soluzioni individuate oggi in IV commissione dai consiglieri regionali che la compongono per risollevare il settore duramente colpito dalle conseguenze dell’emergenza Covid
BARI - Dalla riduzione delle imposte alla creazione di un distretto del wedding, passando per i ristori: solo alcune delle soluzioni individuate oggi in IV commissione dai consiglieri regionali che la compongono per risollevare il settore duramente colpito dalle conseguenze dell’emergenza Covid. «Oggi abbiamo potuto ascoltare il grido di dolore del distretto del wedding ed eventi, che con le chiusure dovute al Covid ha raccolto perdite da liquidazione societaria. Un dramma che coinvolge migliaia di persone: dalle sale ricevimenti ai musicisti ai wedding planner e i lavoratori stagionali e a tempo indeterminato. E’ facile, perciò, fotografare un’agonia profonda e la Giunta regionale, per adesso, ha riferito di non essere nelle condizioni di offrire prospettive certe a breve termine": dichiara il vicepresidente della IV Commissione consiliare, Paride Mazzotta (Forza Italia), al termine delle audizioni in commissione sui danni provocati dalla pandemia Covid al settore del wedding pugliese.
«Ridurre la Tari e l’Imu, con contributi regionali ai Comuni, e utilizzare il Reddito di Dignità per aiutare i lavoratori del comparto wedding rimasti senza lavoro": è la proposta del consigliere di Fdi, Francesco Ventola. Invece, per Francesco Paolicelli, presidente della commissione Sviluppo economico, «per risollevare il comparto del wedding ci vogliono subito un piano strategico condiviso e non più ristori ma incentivi, per i lavoratori dell’intera industria ormai allo stremo». Per Giuseppe Tupputi (Con Emiliano) «bisogna intervenire con tempestività ed urgenza considerando che questa profonda crisi rischierebbe di avere un grande impatto sociale, cambiando il dna della fisionomia del comparto: se infatti nel 2020 le coppie decidevano di rimandare la data delle nozze, nel 2021 una percentuale seppur minima deciderà di sposarsi ugualmente annullando il ricevimento». Per Antonella Laricchia (M5S) occorrono «azioni concrete che vadano oltre il colore politico, sia per i ristori agli operatori del comparto che per il rilancio del settore». «Il problema principale - aggiunge - per quello che riguarda i ristori è dato dalla diversità dei codici Ateco, per questo ritengo necessaria la creazione di un distretto del wedding».