Trovato un ordigno in mare allarme a Torre Guaceto
di ANTONIO NEGRO L’emergenza è scattata poco dopo mezzogiorno quando, dinanzi ad una caletta a nord della Torre, è stata segnalata la presenza di uno strano oggetto cui è seguita subito la mobilitazione della Capitaneria di porto. Sul posto sono giunte alcune motovedette della Guardia costiera ed i sommozzatori dei Vigili del fuoco i quali, con tutte le cautele del caso, si sono immersi avvicinandosi all’oggetto di forma cilindrica, effettivamente molto simile ad un ordigno bellico, posto a circa un metro e mezzo di profondità e ad appena una trentina di metri dalla battigia
02 Agosto 2009
di ANTONIO NEGRO
Apprensione per l’individuazione di un ordigno inesploso, ieri pomeriggio, a pochi metri dal litorale di Torre Guaceto che in questi giorni è più che mai gremito di bagnanti provenienti anche da fuori regione. L’emergenza è scattata poco dopo mezzogiorno quando, dinanzi ad una caletta a nord della Torre, è stata segnalata la presenza di uno strano oggetto cui è seguita subito la mobilitazione della Capitaneria di porto. Sul posto sono giunte immediatamente alcune motovedette della Guardia costiera ed i sommozzatori dei Vigili del fuoco i quali, con tutte le cautele del caso, si sono immersi avvicinandosi all’oggetto di forma cilindrica, effettivamente molto simile ad un ordigno bellico, posto a circa un metro e mezzo di profondità e ad appena una trentina di metri dalla battigia.
Tuttavia gli stessi sommozzatori dei Vigili del fuoco - giunti espressamente da Taranto - hanno verificato che il presunto ordigno era incastrato sul fondo, tra pietre e scogli affioranti. Per questa ragione non si è potuto procedere alla rimozione, con la Capitaneria che ha provveduto ad interdire l’area al transito di qualsiasi natante o bagnante informando, contestualmente la Prefettura della situazione. A quel punto la Prefettura ha interessato la Marina militare, che probabilmente nella stessa giornata di oggi interverrà con una squadra altamente specializzata di artificieri-sommozzatori in forze al reparto «Sdai».
L’obiet - tivo è individuare la reale tipologia dell’ordigno e sulla base di ciò decidere il dafarsi: farlo brillare o rimuoverlo secondo specifiche modalità. Le operazioni attorno all’area interessata dal rinvenimento, ieri pomeriggio, si sono protratte per oltre 5 ore sotto gli occhi di centinaia di bagnanti incuriositi.
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