Ecco i conti del petrolio lucano «Programmato il 75% delle risorse»
Una «fotografia » degli interventi infrastrutturali messi in campo dai singoli Comuni e dalle azioni in edilizia scolastica e di culto, nella viabilità, negli aiuti alle imprese, nella formazione e nelle altre operazioni di tipo immateriale. Un quadro che, in qualche modo, prova a rispondere alle critiche che erano «piovute» sulla capacità di utilizzo delle risorse del petrolio
07 Luglio 2009
I conti del petrolio si cominciano a fare adesso. Conti con l’impatto ambientale delle estrazioni. E conti di royalty assegnate. Ieri, a Tramutola, sono stati definiti i criteri per erogare le risorse disponibili ed è stato presentato il report di sintesi sullo stato di attuazione del Programma aggiornato a fine 2008.
LE CIFRE - La dotazione finanziaria complessiva era di 350 milioni di euro. Sono stati programmati interventi per 265 milioni, pari al 75% delle risorse disponibili. Sono queste le cifre del Programma Operativo Val d’Agri-Melandro-Sauro-Camastra. Evidenziati dati, avanzamenti della spesa, operazioni materiali e immateriali. Una «fotografia» degli interventi infrastrutturali messi in campo dai singoli Comuni e dalle azioni in edilizia scolastica e di culto, nella viabilità, negli aiuti alle imprese, nella formazione e nelle altre operazioni di tipo immateriale.
IL COMITATO DI MONITORAGGIO - Tutti gli interventi sono stati decisi dal Comitato di coordinamento e monitoraggio, composto dai trenta sindaci del comprensorio e dai presidenti delle Comunità Montane interessate e presieduto dal presidente della Regione Vito De Filippo. Quest’ultimo ha ricordato, tra l’altro, che «i progetti attivati puntano al miglioramento delle condizioni di contesto e di vivibilità, all’ampliamento e al miglioramento dell’of - ferta dei beni e dei servizi per la collettività». «Il Programma Operativo – ha detto – è una grande opportunità di crescita socio-economica, perché gli investimenti sono rivolti a una pluralità di settori e sono basati sul protagonismo degli attori pubblici e privati del territorio».
TERRITORIO E SOSTENIBILITÀ - Rilevata la positività del metodo prescelto di programmazione e attuazione degli interventi attraverso la concertazione, De Filippo ha ribadito che i benefici ottenuti e quelli attesi hanno un elevato potenziale sui versanti di sostenibilità e durata degli effetti positivi generali. Ma la riunione di ieri si proponeva soprattutto di individuare i criteri per assegnare le risorse disponibili: Si vuole utilizzare la «premialità» per favorire i Comuni più virtuosi: quelli che hanno mostrato una migliore capacità di spesa sia in termini finanziari, sia per qualità degli interventi.
AVVIO LENTO - Dopo un avvio piuttosto lento, è stato detto, nel 2008 si è registrato un incremento della spesa del 100% nelle opere infrastrutturali attuate dai Comuni. Avviati complessivamente 300 interventi sui 483 programmati. Completati 75.
EDILIZIA DI CULTO - Per l’edilizia di culto, l’importo programmato e finanziato è di 7 milioni. Finora sono stati completati sei interventi, con un notevole impulso per l’avanzamento degli altri cantieri.
EDILIZIA SCOLASTICA - Sono invece 39 gli interventi avviati per l’edilizia scolastica, rispetto ai 60 finanziati. L’impegno previsto è di 6 milioni di euro.
VIABILITÀ - Nel 2008, in tema di viabilità, la spesa è stata raddoppiata rispetto al 2007. Si è passati da 3,7 a 6,4 milioni di euro. L’opera più rilevante è la messa in sicurezza della Fondovalle del Sauro.
L’IMMATERIALE - Anche le operazioni materiali e immateriali hanno registrato incrementi degli indicatori di avanzamento finanziario: valorizzazione delle risorse naturali, potenziamento di attività di ricerca del Cnr in Val d’Agri, realizzazione di impianti fotovoltaici, metanizzazione nei centri urbani, urbanizzazione di aree industriali e artigianali, infrastrutture turistiche.
ATTIVITÀ PRODUTTIVE - Per il sostegno alle attività produttive, sono stati spesi oltre 29 milioni di euro. Nelle ultime settimane è stato pubblicato l’av - viso per le manifestazioni di interesse per 30 milioni che, assicura il Comitato, «creerà nuova occupazione in settori solidi dell’economia lucana ritenuti trainanti per il futuro». [mi.sa.]
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