MATERA - Avrebbero falsificato i certificati sanitari e i documenti di trasporto di 30mila maiali, nel corso di un anno, così che gli animali (importati dall'estero e allevati chissà da chi e chissà come) potessero essere venduti come suini allevati in Italia. Con l'accusa di truffa e reati fiscali, una persona è stata arrestata, un commerciante di 47 anni di Gioia Tauro (Reggio Calabria), e altre 16 denunciate nel corso di una operazione condotta dal Comando provinciale di Matera della Guardia di Finanza. Nel corso dell'operazione accertata anche un'evasione fiscale pari a sei milioni e mezzo di euro
18 Giugno 2009
MATERA - Circa 30mila maiali, nel corso di un anno, importati dall’estero ma venduti come se fossero stati allevati in Italia. Con l’accusa di truffa e reati fiscali nell’importazione di suini da vari Paesi dell’Unione Europea, una persona è stata arrestata, un commerciante di 47 anni di Gioia Tauro (Reggio Calabria), e altre 16 denunciate nel corso di una operazione condotta dal Comando provinciale di Matera della Guardia di Finanza.
L'organizzazione, attraverso un reticolo di società, operava in Basilicata tra Policoro e San Giorgio Lucano (Matera), Calabria, Campania e Trentino.
La truffa consisteva nel falsificare i certificati sanitari e i documenti di trasporto sui quali venivano indicati provenienze e destinazioni diverse da quelle effettive. Nel corso dell’operazione la Guardia di Finanza ha anche accertato un’evasione fiscale pari a sei milioni e mezzo di euro.
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