Otto persone sono state arrestate dai carabinieri a Bari, Rozzano (Milano) e Fano (provincia di Pesaro e Urbino), in esecuzione degli ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale di Bari, nei confronti di esponenti dei clan «Laraspata» e «Montani», condannati complessivamente a circa 40 anni di reclusione per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, armi e contrabbando.
25 Maggio 2009
BARI – Otto persone sono state arrestate dai carabinieri a Bari, Rozzano (Milano) e Fano (provincia di Pesaro e Urbino), in esecuzione degli ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale di Bari, nei confronti di esponenti dei clan «Laraspata» e «Montani», condannati complessivamente a circa 40 anni di reclusione per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, armi e contrabbando.
I due clan – operativi dal 1993 nel quartiere San Paolo e nella città vecchia – per affermare la loro egemonia e imporsi sul territorio, scatenarono una vera e propria guerra di mafia contro i sodalizi avversi, culminata con 4 omicidi e 16 tentati omicidi, i cui presunti responsabili furono poi arrestati nel 1998 con l’operazione «Marte», che portò all’arresto di 116 persone tra capi e affiliati, tra cui 9 donne.
In quella guerra di mala furono assassinati: Pietro Morelli (il 03.04.1995); Giuseppe Morelli (il 19.02.1996); Antonio De Marzo (il 06.08.1996) e Antonio De Marzo (il 05.04.1997).
L’Operazione culminata con le catture ha consentito di chiudere il cerchio su una articolata attività investigativa frutto di laboriose indagini condotte su due dei clan più agguerriti ed invasivi nel territorio del capoluogo pugliese.
I destinatari dei provvedimenti odierni sono stati condannati per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, fatta eccezione per uno di essi condannato per la legge sulle "armi".
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