A chiederlo le rappresentanze sindacali unitarie del gruppo che propongono alla dirigenza un nuovo piano industriale per il “ricollocamento di tutte le maestranze attualmente fuori dal ciclo produttivo, investendo su innovazione, ricerca e diversificazione”
04 Maggio 2009
GINOSA (TARANTO) - Le rappresentanze sindacali unitarie del gruppo Natuzzi chiedono un nuovo piano industriale per il “ricollocamento di tutte le maestranze attualmente fuori dal ciclo produttivo, investendo su innovazione, ricerca e diversificazione”. E’ quanto è emerso in un incontro delle Rsu del gruppo Natuzzi convocato per discutere sulla crisi occupazionale che sta investendo l'azienda. Le Rsu hanno ribadito “contrarietà a quanto dichiarato dall’azienda in merito ai 1.540 esuberi strutturali” e, oltre alla stesura di un nuovo piano industriale, dichiarano “la disponibilità a firmare nuove forme di ammortizzatori sociali solo se equamente distribuite su tutta la forza lavoro”. Le Rsu, infine, “auspicano la convocazione da parte aziendale nei prossimi giorni e confermano il persistere dello stato di agitazione”.
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